Il rischio di vedere il territorio disseminato di pannelli fotovoltaici e di pale eoliche spinge 19 sindaci del Vastese a scrivere alla Regione Abruzzo. Una richiesta formale di audizione in conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale è stata inviata a Palazzo dell’Emiciclo dai primi cittadini di Carpineto Sinello, Carunchio, Casalanguida, Cupello, Dogliola, Fresagrandinaria, Furci, Gissi, Guilmi, Lentella, Monteodorisio, Palmoli, San Buono, San Salvo, Scerni, Torrebruna, Tufillo e Vasto. Vogliono porre un freno agli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sul presupposto che «ad oggi, ogni metro quadrato del territorio vastese interno sia già stato oggetto di proposte progettuali in itinere, con situazioni di forte concentrazione di impianti in alcuni Comuni come Fresagrandinaria e Furci, dove è prevista la sovrapposizione di più progetti sulla stessa area».
Esprimono «preoccupazioni sugli emendamenti n. 4 e 14 al disegno di legge n. 45/2024, che potrebbero compromettere la corretta pianificazione dello sviluppo territoriale e ambientale della regione. Nel documento, inviato al presidente della Regione Marco Marsilio, al presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, ai consiglieri regionali e all’assessore Tiziana Magnacca, i sindaci hanno evidenziato il rischio che, con l’approvazione di tali emendamenti, si vanifichi l’intero impianto normativo regionale per l’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili».
I sindaci ritengono che «l’accoglimento degli emendamenti in discussione possa di fatto sottrarre alla Regione e agli Enti locali il potere di programmazione e pianificazione, delegando di fatto le decisioni alle società proponenti, il cui unico scopo è la produzione di utili economici. I sindaci firmatari chiedono pertanto: il mantenimento dell’art. 5 del disegno di legge 45/2024 nella formulazione licenziata dalla commissione Territorio, evitando qualsiasi modifica che possa compromettere l’efficacia delle misure previste per la regolamentazione degli impianti a fonti rinnovabili. Un’audizione urgente in sede di Conferenza dei capigruppo, per illustrare nel dettaglio le criticità e i rischi derivanti dall’approvazione degli emendamenti proposti. I sindaci ribadiscono che il decreto Aree idonee (D.M. 21 giugno 2024) già non ha previsto alcuna norma transitoria, proprio per evitare che le società proponenti potessero aggirare le nuove disposizioni attraverso la presentazione anticipata di progetti. Stravolgere l’art. 5 del disegno di legge regionale 45/2024 con l’approvazione degli emendamenti 4 e 14 equivarrebbe, di fatto, a rendere inutile la normativa regionale e a sottrarre alle istituzioni locali qualsiasi potere decisionale sulla gestione del proprio territorio».