Dal manto in erba naturale dello Stadio Aragona (leggi) alle prime due strutture comunali dotate di sintetico in erba naturale. Il primo restyling toccato al “Campo San Paolo” della 167 (inaugurato nel 2017), quello più recente al “Fulgenzio Fantini” di Vasto Marina “ripresentato” nel 2021.
Ci si accorge però che un impianto non può essere valutato positivamente solo guardando al rettangolo verde ma il contorno ha un suo peso specifico. Il “Fulgenzio Fantini” di Vasto Marina è la casa quotidiana della Bacigalupo Vasto Marina, unica società che può contare su una vera filiera partendo dai baby calciatori della scuola calcio fino ai protagonisti in prima squadra. Nel settembre del 2022 l’impianto fu chiuso al pubblico per mancanza dell’agibilità nonostante i lavori di restyling dei mesi precedenti.
Con una successiva ordinanza firmata dal sindaco si è deciso, a fine gennaio del 2024, di consentire una riapertura minima per 100 spettatori, regola tutt’ora in vigore. Nel frattempo però parte del muro che costeggia l’impianto ha ceduto in più punti, ci sarebbe la volontà di installare un impianto di illuminazione che abbatti ancor di più i costi ma mancano i fondi. Va detto che l’attuale dirigenza, con spese private, ha arricchito l’impianto con un punto ristoro, nelle ultime settimane una nuova segreteria, senza dimenticare altre migliorie. Tanti gli sforzi ma la struttura non può ancora contare su un settore ospiti, punto dolente visto che i tifosi delle squadre avversarie sono costretti a seguire le partite negli spazi dietro le porte da gioco, naturalmente divisi dal campo dalla recinzione. La Bacigalupo Vasto Marina è ormai lanciatissima verso il meritato ritorno in Eccellenza ma con la promozione sempre più vicina per la prossima stagione si apre già il dibattito: l’impianto del “Fulgenzio Fantini” è pronto ad accogliere le partite del massimo campionato regionale? Il sintetico ha l’omologazione, sul resto persistono carenze (tribuna e spogliatoi) per un impianto che nonostante l’impegno dell’attuale dirigenza avrebbe bisogno di altri importanti aiuti economici per poter brillare sotto ogni aspetto.

Da Vasto Marina al “Campo San Paolo”, nella zona della 167, il primo rettangolo di gioco comunale che, quasi un decennio fa si è arricchito del manto in erba sintetica. Qui c’è il quartier generale della Virtus Vasto con i weekend che vedono scendere in campo anche alcune squadre del campionato Amatori. Una struttura che però, nonostante il sintetico, non può ospitare categorie più blasonate (dalla Promozione in su) se non a porte chiuse. L’attenzione però, almeno questa volta, ci preme focalizzarla sul “campetto” (termine tutt’altro che dispregiativo) adiacente il sintetico, con dimensione da futsal. Quello che tra anni ’80 e ’90 era una struttura che viveva dodici mesi l’anno tra allenamenti e soprattutto match di calcio a 5 indoor. Da qualche anno però è stato lasciato completamente all’abbandono, da campo sportivo si è trasformato quasi in un campo agricolo, le immagini non fanno altro che confermarlo. Pensando alle tante realtà calcistiche cittadine costrette a dover sfruttare strutture private (anche fuori città) il “campetto” della 167 se tornasse allo splendore di un tempo potrebbe essere un’altra risorsa per lo sport vastese.
Per dovere di cronaca, il “CAMPETTO” come lo chiamano coloro che hanno istituito il quartier generale della Virtus Vasto, è nato come campo di gioco per le 2 società di Vasto e cioè, la E.Mattei del mitico prof. Roberti e la squadra dell’Immobiliare D.
Non è mai stato un campo di calcio a 5 ma è stato sfruttato per questo motivo solo per fare soldi con i ragazzi delle scuole calcio della Virtus.