Variante alla Statale 16, il Comune di San Buono contro: «Non sono stati coinvolti tutti gli enti»

Il Comune di San Buono ha presentato osservazioni al progetto di variante alla Statale 16 esprimendo la propria contrarietà allo stesso. Il documento depositato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dal sindaco Nicola Zerra fa seguito al recente incontro sul tema organizzato a Vasto dall’associazione San Michele. Il primo cittadino solleva alcune criticità tra le quali l’assenza di previsione degli impatti sulle riserve naturali e le aree tutelate della zona, la mancanza di comunicazioni agli enti coinvolti nella gestione di una di queste e il consumo di suolo.

Innanzitutto, il Comune di San Buono scrive che «L’Anas asserisce che l’intervento proposto “non ricade neppure parzialmente” all’interno di aree protette, anche se ammette che gli impatti derivanti dalla sua realizzazione potrebbero interferire con le aree della Riserva naturale regionale ‘Marina di Vasto’ e ‘Foce Trigno – Marina di Petacciato’». Le riserva vastese è distante dal progetto solo 150 metri, è quindi «intuibile che abbia invece un impatto non indifferente» a causa «del potenziale sovraccarico di cemento, asfalto, gas di scarico e polveri sottili».

Discorso simile per la Zsc “Foce Trigno-Marina di Petacciato” che nonostante la vicinanza, secondo Zerra, «viene addirittura ignorata, come se non ci fosse». «A giudizio degli osservanti – si legge – il progetto Anas per le implicazioni sottese alla sua estensione, per gli effetti e per le implicazioni che potrebbe provocare confligge palesemente con questa zona protetta di 1.680 Kmq e ne compromette e limita lo sviluppo delle utilizzazioni previste».
Come detto, secondo il primo cittadino c’è stato anche un difetto di comunicazione e coinvolgimento da parte di Anas e Ministero: «L’Anas ha coinvolto nella fase progettuale della variante alla SS16 la Regione Molise sul cui territorio è in gran parte prevista la ZSC “Foce Trigno – Marina di Petacciato”? Il Mase ha inviato la comunicazione del deposito del progetto per l’autorizzazione paesaggistica ai comuni sulla sponda destra e sinistra del Trigno (Cupello, Lentella, Fresagrandinaria, Dogliola, Tufillo, Celenza sul Trigno, Montenero di Bisaccia, Petacciato ecc.) o, invece, s’è limitato soltanto a notiziare Vasto e San Salvo?».

Il sindaco di San Buono, Nicola Zerra

Poi, il consumo di suolo – riguardo al quale l’Anas avrebbe proposto una variante «in evidente contrasto con i principi e le norme vigenti in materia di contenimento del consumo del suolo sia a livello nazionale che regionale – e l’assenza di migliorie al traffico della zona (tema già sollevato da più parti): «La proposta di variante aggrava il pesante fardello urbanistico che pesa sulle spalle della sottile lingua di territorio che configura la Marina di Vasto, non agevola ma ostacola la mobilità mantenendo sulla costa tutto il traffico, anche quello pesante».

Infine, si cita la fragilità dell’area di Montevecchio: «I persistenti fenomeni franosi che caratterizzano quella parte del territorio e la presenza di acque sorgive portano a ritenere come sia da ritenersi non scevro da pericoli un appesantimento sul territorio derivante dalla concomitante compresenza del nuovo tracciato viario accanto a quello ferroviaria. Riteniamo che uno studio geognostico adeguato in grado di fugare ogni dubbio avrebbe dovuto accompagnare la progettazione dell’Anas».

Quella del Comune di San Buono è la seconda osservazione pervenuta al Ministero, la prima è di un cittadino (Francesco Iannotta) che evidenzia l’assenza, in direzione Sud dopo la stazione ferroviaria, di collegamenti diretti alla strada del consorzio di bonifica di contrada Buonanotte «che sarà l’unico collegamento al futuro ospedale di Vasto di contrada Pozzitello oltre a essere un collegamento molto frequentato per raggiungere la Statale dai paesi limitrofi».

Tra sei giorni, il 15 marzo, scadrà il termine per presentare le osservazioni.

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