Più tempo per elaborare le controdeduzioni alle osservazioni presentate da cittadini, enti e comitati. A chiederlo è la Edison Energie Rinnovabili che il 12 febbraio scorso ha chiesto al servizio Valutazioni ambientali della Regione la sospensione dei termini per la conclusione del procedimento «per il tempo massimo consentito».
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I progetti per i quali il progettista Antonio Scutti ha avanzato tale richiesta sono quelli di Liscia (3 torri per 18 MW complessivi), Torrebruna (5 torri per 22,5 MW complessivi) e Schiavi di Abruzzo (6 torri per 27 MW complessivi).
Durante il periodo aperto alle osservazioni dei portatori d’interesse sono pervenuti numerosi documenti che esprimo contrarietà ai progetti. Solo per quello di Liscia, ad esempio, sono state protocollate 16 osservazioni, tra le quali quelle prodotte dai Comuni di San Buono, Palmoli, Tufillo e Gissi. Nel caso di Torrebruna (7) c’è anche lo stesso Comune ad aver presentato le proprie osservazioni. Riguardo l’impianto di Schiavi di Abruzzo (3) si registra l’intervento del Centro Italico “Safinim”. In tutti e tre casi a chiedere delucidazioni è anche la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Chieti e Pescara.
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La dirigente del servizio Valutazioni ambientali, Erika Galeotti, a tutte le richieste, ha risposto che «non si può sospendere il procedimento di Verifica di Assoggettabilità (VA) che deve concludersi, in base all’articolo 19, del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., in novanta giorni a decorrere dalla data di avvio dello stesso», ma apre, nei fatti, a a un prolungamento della tempistica comunicando che i progetti non saranno iscritti all’ordine del giorno della riunione del comitato Via prima di un certo lasso di tempo: quello di Liscia non prima del 4 aprile (la scadenza del procedimento ci sarebbe il 20 marzo), Torrebruna non prima del 18 marzo (scadenza naturale il 2 aprile) e Schiavi di Abruzzo non prima del 17 marzo (scadenza naturale il 14 aprile).