«Schael in viaggio verso Torino, ma qui si lascia una sanità sempre più dequalificata»

I segretari provinciali di Cgil Chieti e FP Cgil Chieti, Franco Spina e Giuseppe Rucci, fortemente critici nei confronti degli ultimi atti di Thomas Schael in partenza ormai per Torino. «Nonostante la mancanza di un Piano sanitario regionale per il riordino della rete ospedaliera territoriale e del conseguente Atto Aziendale della Asl 02, il direttore generale e la Direzione strategica, tutti in viaggio verso Torino, decidono di sgomberare interi reparti del Policlinico di Chieti, senza una chiara pianificazione circa la loro dislocazione e i relativi tempi di ripristino», dicono i sindacalisti.

Giuseppe Rucci

«Il disegno che si sta mettendo in atto e che mai si è voluto realmente prendere in seria considerazione consiste in una trasformazione complessiva dell’assetto ospedaliero provinciale. Lanciano-Ortona a vocazione Medica; Vasto a vocazione Chirurgica; per Chieti resta l’illusione di una Azienda ospedaliera-universitaria. Illusione dettata dal fatto che invece si stanno trasferendo pezzi di Università su altri territori, con relativa frammentazione, e la conseguente messa in discussione circa il funzionamento della Medicina universitaria di Chieti».

Spina e Rucci si chiedono, quindi: «Ma il consiglio di direzione, ormai a prevalenza universitaria, possibile che non si sia resa conto di questo disegno? Quale potrebbe essere lo scenario conseguente? Forse il passaggio della facoltà di Medicina a Pescara con conseguente riconoscimento di Dea di secondo livello? Fare chiarezza su questa vicenda è un atto dovuto che il territorio deve pretendere».

Palmieri e Schael

«Anche perché e non va mai dimenticato, ci sono operatori sanitari che continuano a pagarne le conseguenze con elevati carichi di lavoro e cittadini alle prese con una sanità sempre più dequalificata e lontana dai loro reali bisogni. Naturalmente a corollario di tutto questo non ancora si conoscono le sorti del laboratorio analisi di Chieti, privata della parte legata alla Microbiologia, che rischia seriamente di far venir meno un servizio importante per la comunità e generare apprensione a tutto il personale del presidio».

«In viaggio verso Torino e un territorio alle prese con queste e altre problematiche, che in attesa della nuova Direzione strategica, ormai precaria per definizione (cambia ogni 3 anni), costretto a subire tutte le ripercussioni e potendo far fede solo alle buone intenzioni dettate da inaugurazioni e conferenze stampa che nulla hanno dato come miglioramento reale delle condizioni ma regalato solo effimere illusioni».

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