Variante alla SS16, asse Menna-Tagliente-Forte contro Anas: «Ricorso e raccolta firme»

Raccolta firme e ricorso. Sono le iniziative che l’associazione San Michele lancia per tentare di bloccare la variante alla statale 16 progettata dall’Anas. Dibattito pubblico oggi pomeriggio, a Vasto, nel Teatro Figlie della Croce. A confronto amministratori comunali, rappresentanti politici del Vastese e società civile. Discussione moderata dall’avvocato Arnaldo Tascione. Nasce un asse Menna-Tagliente-Forte contro l’Anas sul nuovo percorso che sposterebbe la SS16 solo dalla riviera meridionale, lasciando il traffico pesante ad attraversare Vasto Marina e il litorale nord.

Giuseppe Tagliente, presidente dell’associazione San Michele, parla di «progetto sciagurato dell’Anas». Entro il 16 marzo vanno presentate le osservazioni al ministero dell’Ambiente: proposte di modifica al tracciato individuato dall’ente che gestisce le strade ordinarie di rilevanza nazionale.

Nel dibattito intervengono il senatore Etelwardo Sigismondi (FdI), il sindaco di Vasto, Francesco Menna, il consigliere comunale Giuseppe Forte, l’ex sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese, lo storico Luigi Murolo.

Menna chiede «che Anas illustri il piano in Consiglio comunale, in diretta streaming, chiarendo eventuali espropri e criticità per proprietà private e imprese. Servono poi garanzie sulla raccolta delle acque piovane fino al torrente Buonanotte, sulla rete fognaria fino a San Salvo e sulle opere di consolidamento del tratto interessato. Chiediamo anche la realizzazione di una pista ciclopedonale con videosorveglianza e la risoluzione del problema di via Trave, teatro di incidenti mortali, con una rotatoria. Fondamentale è inoltre l’assenso definitivo e il finanziamento per Valle Cena, la vera variante per Vasto e il territorio», ossia la cosiddetta variante provinciale, che consentirebbe di aggirare l’intero centro abitato di Vasto. «Uns volta completata Anas dovrà permettere il passaggio del traffico pesante su quel tracciato, liberando la Statale 16 per renderla una strada a vocazione turistica». L’interrogazione di Forte «diventerà un ordine del giorno in modo da poter raccogliere le istanze dei cittadini entro il 16 marzo». Inoltre, «come sarà protocollato il documento a firma dell’associazione medesima lo porrò anche alla discussione e alla votazione del Consiglio comunale. A causa della latitanza e dell’assenza di Anas condividiamo le preoccupazioni e il documento. Inviterò anche gli ordini di professionisti e le associazioni ambientaliste e datoriali a esprimersi in merito».

Forte ribadisce, commentando le slide progettuali, i motivi già espressi nelle scorse settimane in un’intervista a Chiaro Quotidiano.

«Vi invito a vedere il Piano regolatore redatto nel 1999 e approvato nel 2001», afferma Sigismondi. «All’interno della cartografia, che nessuno ha voluto toccare, veniva presa in considerazione la variante alla statale 16, la stessa cosa di Francavilla e Termoli: era previsto un percorso parallelo alla SS16. Eravamo giunti a dei risultati, arrivando il 28 maggio 2009 a sottoscrivere un’intesa con il governo partendo dal percorso ora previsto dalla Provincia di Chieti». Invece dallo scorso anno «si è puntato sul tracciato zero perché bisognava evitare lo scempio di ponti e gallerie. Anch’io ho votato il Prg nel 1999, ma poi sono stati fatti degli errori. Questo progetto può essere visto come il primo lotto di un progetto più ampio?», chiede il parlamentare. «I finanziamenti non aspettano le decisioni della politica».

Per Marchese, con il tragitto previsto dall’Anas «la costa continua a essere congestionata e l’entroterra abbandonato».

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