Il 24 febbraio 1525 la vittoria delle forze imperiali nella battaglia di Pavia segnò da un lato la supremazia asburgica negli stati italiani e dall’altro il primato delle armi da fuoco (archibugi) nelle tattiche di guerra.
Al comando generale degli archibugieri, l’imperatore Carlo V d’Asburgo aveva posto il ventitreenne Alfonso III d’Avalos d’Aquino, marchese del Vasto. Di qui l’interesse della sezione di Vasto di Italia Nostra ad avviare un progetto di riflessione storica e di ricerca sugli effetti culturali prodotti da quella vicenda a mezzo millennio dal suo accadimento.
Il primo degli incontri avrà luogo lunedì 24 febbraio, proprio nella ricorrenza dei 500 anni da una delle battagli cruciali per la storia dell’Europa moderna.
Primo incontro
Lunedì 24 febbraio, ore 18
Conversazione con Luigi Murolo e Davide Aquilano
Gli arazzi della Battaglia di Pavia nel testamento di Innico III d’Avalos
Vasto, chiesa di Santa Filomena presso Palazzo Genova Rulli (via Anelli)
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