Alla Stellantis di Atessa ordinativi dal Messico in calo, Fiom: «Tutelare l’occupazione»

Il calo di ordinativi dal Messico preoccupa la Fiom Cgil. È il caso della Stellantis di Atessa dove, oltre alle continue proroghe, da qualche settimana nei week end il Ckd Lastratura non lavora. Questo reparto lavora per la produzione destinata al mercato messicano, dal quale i segnali non sono confortanti.

La Fiom – che già aveva denunciato l’impatto negativo sull’impianto abruzzese dell’apertura dello stabilimento polacco – oggi teme ulteriori ricadute dalla situazione messicana definita preoccupante: «Il calo dei volumi per i fornitori e per il reparto dedicato alla produzione destinata al mercato messicano all’interno dell’ex Sevel solleva interrogativi. È importante chiarire se si tratti di una riorganizzazione finalizzata all’autonomia produttiva o di una contrazione temporanea dovuta a difficoltà di mercato. Qualora si confermasse la prima ipotesi, rappresenterebbe un ulteriore elemento nel processo di ridefinizione delle attività che coinvolge lo stabilimento di Atessa e soprattutto il suo indotto».

Il sindacato dei metalmeccanici poi parla anche di internalizzazione di alcune attività precedentemente affidate ai fornitori esterni: «Questa strategia ha avuto ripercussioni sull’indotto, accentuando le difficoltà lungo tutta la filiera e aumentando l’incertezza occupazionale per molte lavoratrici e lavoratori. Sollecitiamo un intervento tempestivo della Regione e del Governo per affrontare le criticità che interessano lo stabilimento di Atessa e il suo indotto. È fondamentale tutelare l’occupazione e garantire trasparenza sulle strategie industriali del gruppo Stellantis riconoscendo il ruolo essenziale delle lavoratrici e dei lavoratori del settore automotive abruzzese, il cui impegno ha contribuito in modo significativo alla crescita economica della regione e che aspirano a continuare a sostenerne lo sviluppo e l’export».

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