La Lega della provincia di Chieti critica con la Regione per l’assenza di stanziamenti a favore della cultura. A parlare è il coordinatore provinciale della Lega, Maurizio Bucci: «In consiglio regionale sono stati previsti importanti finanziamenti per il mondo culturale. Premiare la cultura e puntare su di essa anche come strumento di crescita di un territorio è cosa meritoria e ci vede tutti d’accordo. Ciò che però stupisce è che sono state riscritte correttamente, nell’ultima assise, le somme soltanto di due iniziative, molto interessanti ma senza una lunga storia alle spalle, ed entrambe nella città di Pescara. Una per 500mila euro e l’altra per 200mila euro iniziali. A questo punto, viene da chiedere, se in consiglio regionale siedono per caso anche i rappresentanti del centrodestra e del centrosinistra della provincia di Chieti e, se ci sono, dov’erano quando si parlava di stanziamenti per la cultura».

«Le domande non finiscono qui – continua Bucci – Viene da chiedere se i rappresentanti in consiglio regionale della provincia di Chieti ricordano che a Chieti esistono istituzioni storiche che hanno una valenza nazionale riconosciuta ormai da decenni a tutti i livelli».
Bucci, quindi, ne cita alcune: «L’Estate Musicale Frentana che oggi langue per errori pregressi ma anche per scarsità di risorse, non meritava qualche attenzione? E il teatro Marrucino a Chieti, riconosciuto a livello ministeriale? Non è forse un’istituzione aperta 365 all’anno, che offre occupazione a diverse figure professionali? E il Toson d’Oro a Vasto e l’Istituto Tostiano a Ortona? Non meritavano analoghe attenzioni? Per com’è oggi la situazione, il Marrucino, con tutta la sua attività riconosciuta a livello internazionale, avrà meno fondi del Festival Dannunziano, che ha una storia meno lunga».
«Sia ben chiaro – conclude Bucci – nulla contro il Festival Dannunziano e altri eventi in programma a Pescara. Anzi, un plauso va a chi li sostiene affinché possano continuare a svolgersi e a crescere ancora di più. La questione è un’altra, e cioè che da parte dei rappresentanti del Chietino non sembra esserci lo stesso impegno per il loro territorio. E il risultato è che tutte le iniziative più importanti nei vari settori si tengono a Pescara oppure in altri centri della regione. E questo non è giusto. Nell’assise regionale gli abruzzesi hanno eletto anche consiglieri del Teatino ed è ora che facciano sentire la loro voce e l’interesse per la propria provincia. Anche per una visione strategica dell’intera regione, occorre che il territorio cresca all’unisono e non ci siano zone dimenticate, pur avendo meriti e numeri anche superiori».