Eseguita oggi la potatura dello storico albero di corso Garibaldi. Gli ecologisti tornano a chiedere che il tiglio venga classificato albero monumentale.
Prima dell’inizio dei lavori, una mail al Comune di Vasto era stata inviata da Marco Cannarsa, comandante provinciale delle Guardie ecologiche ambientali volontarie (Geav) a nome anche i altre due associazioni ecologiste, Italia nostra e Gruppo fratino Vasto, per chiedere il rispetto delle norme sottolineando «il valore naturalistico e sociale in senso lato del maestoso albero. Sul tiglio stesso insiste un vecchio atto amministrativo che lo tutela (a parte l’iter avviato da tempo per farne “albero monumentale“, scheda inviata all’assessore all’ambiente comunale). Ovviamente, se del caso, ovunque si intervenga – non solo sul tiglio – vale sempre e comunque quando previsto dal Regolamento comunale del verde, per quanto riguarda i tecnici incaricati ad autorizzare/seguire i lavori».
«La potatura, che si sembra finalizzata risolvere il problema della compresenza del palazzo retrostante, fermo restando che c’era prima il tiglio e poi il palazzo, ha causato meno danni del previsto», commenta Stefano Taglioli, responsabile del Gruppo fratino Vasto. «Siamo stati presenti sul posto durante le operazioni di potatura, è stato tagliato soltanto un ramo di grandi dimensioni, ma il regolamento non è stato rispettato, perché a seguire i lavori c’era un ingegnere comunale e non un dottore forestale come prevede il regolamento stesso. La nostra mail era una semplice richiesta di particolare attenzione nell’esecuzione della potatura. All’assessore all’Ambiente, Gabriele Barisano, ho chiesto se è stata avviato l’iter per l’attribuzione del carattere di monumentalità,visto abbiamo inviato la scheda più di un anno fa. Mi ha risposto che è in corso la procedura. La normativa prevede che ad avviarla sia il Comune e la competenza sia della Regione per l’inserimento in un elenco di alberi monumentali che fa riferimento anche al ministero dell’Ambiente. Sarebbe il quarto albero monumentale di Vasto, dopo il pino di via Tre Segni, gli olivi di via Maddalena e il pioppo nero di piazza Rodi».