Reazioni opposte al rimpasto di deleghe deciso dalla sindaca di San Salvo, Emanuela De Nicolis. Se dalla maggioranza arriva un plauso, non accade lo stesso tra i banchi dell’opposizione. «Esprimiamo piena soddisfazione – affermano in una nota i consiglieri di maggioranza – Siamo convinti che questa decisione darà nuovo vigore all’azione politico-amministrativa della giunta nell’interesse della città di San Salvo e per arrivare pronti al voto elettorale del 2027. Ciascun assessore, con la propria capacità e la propria inclinazione, saprà declinare le competenze assegnate in modo da cogliere gli obiettivi che questa amministrazione si è data».
Positivo anche il commento del vicesindaco Eugenio Spadano che non si occuperà più di Lavori pubblici, delega passata a Elisa Marinelli: «Grazie al sindaco De Nicolis e alla maggioranza tutta per la rinnovata fiducia accordatami. Sono lieto di aver potuto contribuire e di poter continuare, nel ruolo di veterano dell’amministrazione comunale, alla crescita della Città di San Salvo, favorendo la responsabilizzazione e la crescita degli amministratori più giovani, convinto che ciò sia funzionale all’esclusivo interesse della comunità sansalvese».
Non è dello stesso parere Fabio Travaglini, candidato sindaco del centrosinistra alle ultime elezioni, che già nei giorni scorsi aveva sollevato dubbi soprattutto sul ridimensionamento di Spadano: «Gli è stata lasciata la delega alla Sanità pubblica, praticamente una delega inesistente. Mi chiedo: perché questa scelta? Una persona di esperienza come Spadano è stata inefficiente nel suo lavoro?»
«Anche la delega alla Manutenzione è stata tolta a Marinelli per essere assegnata a Tony Faga. Ancora una volta, mi domando: è una questione di incapacità o c’è qualche altra motivazione dietro?». «Ma il punto è un altro: perché questo rimpasto? Di solito accade quando una giunta è in difficoltà o quando qualcuno ha fatto male il proprio lavoro. È questo il caso? Oppure si tratta di un regolamento di conti dentro la maggioranza?».