Un attestato di stima doveroso per una figura che ha lasciato il segno nello sport vastese indicando la strada a tanti giovani e future generazioni. A quasi diciannove anni dalla sua prematura scomparsa (avvenuta nel 2006) il Comune di Vasto, nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 16 gennaio, ha deciso di rendere onore al maestro Giuseppe Rucci, l’indimenticato “Drago Rosso”.
Se a Vasto si pensa al kung fu è impossibile non associarlo al “Drago Rosso” nostrano, capace dopo il suo ritorno dalla Germania. Avvenuto negli anni ’70, di insegnare l’arte marziale a tantissimi giovani locali, oggi diventati adulti e padri di famiglia ma che mai hanno dimenticato il loro maestro, punto di riferimento, fuori e dentro la sua storica palestra.
Ha trasmesso i nobili valori dello sport in ogni allenamento e si è sempre prodigato per servire al meglio tutti gli atleti che ha guidato per tanti e tanti anni. Passione, sacrificio, determinazione e rispetto del prossimo, tutti principi fondamentali che hanno accompagnato la lunga esperienza da maestro di Giuseppe Rucci.
Il sindaco Francesco Menna, accompagnato dall’assessore allo Sport Carlo Della Penna (negli anni novanta fu allievò di “Drago Rosso”) hanno ricordato la sua figura intitolandogli una stanza del PalaBcc in via dei Conti Ricci. Presenti la moglie Rita, il figlio Fabrizio mentre l’altro figlio, Fabio, dall’Australia ha inviato una lettera di ringraziamenti. Con loro anche i fratelli di “Drago Rosso”, Armando, Piero e Nicola.
«Le città – l’intervento del sindaco Menna – non sono solo fatte di pietre ma soprattutto di persone e Giuseppe Rucci a Vasto ha lasciato il segno. Un maestro vero ma soprattutto ha educato generazioni con alti valori sportivi creando coscienze individuali e collettive».
«Grazie ai tantissimi presenti – le parole dell’assessore Della Penna – “Drago Rosso” è stato il mio primo maestro, nella sua palestra ha conosciuto suo figlio Fabrizio al quale sono legato da un’amicizia ultratrentennale. Come lui tanti giovani che ha formato insegnando lealtà e grinta, di lui avrò sempre un dolce ricordo». L’organizzatore dell’intitolazione, Armando Rucci, fratello di “Drago Rosso” ha voluto all’intitolazione anche la presenza dell’ex sindaco e consigliere regionale Giuseppe Tagliente: «Ci tenevo ad esserci in un momento così importante. Ho avuto la fortuna di conoscere il maestro Rucci, la sua è stata una vera scuola di formazione sportiva con regole e disciplina. Le arti marziali uniscono corpo e cervello, “Drago Rosso” ha segnato un’epoca, giusto ricordarlo oggi e tramandare la sua figura alle generazioni future».
Nell’occasione Tagliente ha lanciato un messaggio al sindaco Menna: «Nei prossimi giorni invierò una lettera dove chiederò che anche nel cimitero di Vasto venga realizzato un famedio, dove mettere persone che in città hanno lasciato il segno. Dovrà servire ai più giovani per capire che una città non è solo fatta di persone ma anche da chi non c’è più e da chi ci sarà. Il famedio sarà un filo rosso che collega generazioni per diventerà una vera comunità di spirito». La moglie di Giuseppe Rucci, Rita, insieme al figlio Fabrizio hanno voluto ringraziare «sindaco e amministrazione. Grazie per questo omaggio, grazie ad Armando per la tenacia avuta in questa occasione fino ad arrivare alla realizzazione di questo evento».
Per la benedizione presente padre Nicola Galasso che ha ricordato come «anche io da piccolo ho avuto il piacere di far parte della palestra di Giuseppe Rucci diventando cintura gialla. Il kung fu nasce da monaci buddisti, fonde la concentrazione di mente e corpo. Una scuola di formazione eccezionale, fissa la mente su obiettivi da raggiungere». Momento clou della serata quando è stata scoperta la targa dalla moglie, il figlio e gli amministratori.
Da questa sera al PalaBcc ci sarà un segno tangibile, un ricordo indelebile del maestro Giuseppe Rucci, il “Drago Rosso” vastese figura storica dello sport cittadino tornata a brillare dopo quasi vent’anni.
