Liberazione di Cecilia Sala, Prospero propone l’encomio per Caravelli

 Un encomio per Giovanni Caravelli, il direttore dell’Aise che ha avuto un ruolo importante nella liberazione di Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran e detenuta per 21 giorni nella prigione di Evin a Teheran. La proposta è contenuta in una risoluzione presentata in Consiglio regionale da Francesco Prospero (FdI).

Giovanni Caravelli (foto tratta da Wikipedia)

«Giovanni Caravelli incarna i valori più alti della nostra terra: il coraggio, la dedizione e il profondo senso di giustizia. Il suo intervento decisivo per la liberazione della giornalista Cecilia Sala è un atto che onora non solo l’Abruzzo, ma l’intero Paese, dimostrando come i principi di legalità e umanità possano fare la differenza anche nelle situazioni più critiche», afferma Prospero.

Nato a Frisa, Caravelli ha rappresentato con fierezza il nostro territorio ai più alti livelli istituzionali, da consigliere militare Onu in Afghanistan a Direttore dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (Aise). Il suo operato testimonia come la legalità non sia solo un valore da difendere, ma un faro guida per azioni concrete che proteggono vite umane e rafforzano il prestigio internazionale dell’Italia.

«Come presidente dell’Osservatorio sulla legalità, ritengo fondamentale celebrare chi, come Caravelli, ha dedicato la propria carriera a difendere la giustizia e la sicurezza, divenendo un esempio per le generazioni future. L’encomio rappresenta un tributo dovuto a una carriera che ha portato lustro all’Abruzzo e all’Italia, un riconoscimento a un uomo che ha saputo unire competenza, umanità e patriottismo in un percorso di straordinario valore.

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