La proposta di referendum sull’annessione di Isernia all’Abruzzo è attualmente bloccata perché improcedibile. Lo hanno comunicato gli uffici competenti della Provincia di Isernia al comutato promotore, perché manca «la proposta deliberativa, presupposto imprescindibile per l’attività istruttoria». Lo riferisce l’Ansa.
«Non è chiaro – commenta il presidente del comitato promotore, Antonio Libero Bucci – se si tratti di un documento di carattere interlocutorio o conclusivo del procedimento di richiesta referendaria. Né si comprende se sia un documento che pone un ostacolo di natura burocratica o anche politica all’espletamento dei diritti costituzionali e statutari dei 5.236 firmatari la richiesta di referendum, previsti dall’articolo 132 della Costituzione italiana e dall’articolo 25 dello Statuto della Provincia di Isernia». Bucci recplica affermando che «in ogni atto prodotto dal Comitato, nel documento protocollato di consegna firme e in ognuna delle 320 schede depositate, è ben chiaramente espresso il contenuto della proposta di deliberazione per l’attivazione della procedura referendaria che si richiede all’Ente Provincia. Né il comitato può ad esso sostituirsi nel processo deliberativo, non essendo organo politico dell’Ente Provincia di Isernia».
Il comitato, che ha raccolto nei mesi scorsi oltre 5mila firme a sostegno della proposta di referendum sull’annessione della provincia pentra all’Abruzzo, ha presentato una richiesta di accesso agli atti necessaria «alle azioni di natura civile, penale e di mobilitazione della popolazione, che saranno intraprese qualora si intenda la comunicazione di improcedibilità conclusiva del processo istruttorio», afferma Bucci. «Se l’Ente Provincia di Isernia intende, nella sua parte politica, liquidare la richiesta di referendum di 5236 cittadini elettori in questo modo, deve sapere che il Comitato non starà a guardare e che non si ripeterà, come nel 1963, lo sfregio ai dettami costituzionali fondanti la democrazia e il vivere civile del nostro Paese».