Natale senz’acqua. Dalle autobotti ai sindaci che controllano i serbatoi: «D’estate cosa accadrà?»

Pioggia e neve a Natale, ma l’acqua nel Vastese non basta. Nei comuni dell’entroterra sembra di essere rimasti alla scorsa estate.

«Dalla Sasi mi hanno detto che ora la neve è ghiacciata, quindi il flusso idrico non aumenta, ma la situazione è gravissima», racconta a Chiaro Quotidiano la sindaca di Monteodorisio, Catia Di Fabio. «Il 31 dicembre ho contattato la Prefettura perché alle 10 era già terminata l’erogazione dal serbatoio di Monteodorisio basso e non è più tornata per l’intera giornata, lasciando senz’acqua la parte bassa del paese. Il primo gennaio alle 8 ho già ricevuto le prime telefonate di cittadini che protestavano. Tra le 9,30 e le 10 il flusso idrico è stato ripristinato per alcune ore, ma il problema è che la Sasi interviene quando la situazione è già drammatica, invece serve un pronto intervento sul territorio. Anche a Natale e Santo Stefano siamo rimasti senz’acqua. Martedì invierò una richiesta di accesso agli atti per capire quanta risorsa idrica viene assegnata a Monteodorisio».

Catia Di Fabio

«Siamo al disastro», dice il sindaco di Gissi, Agostino Chieffo. «Abbiamo avuto l’emergenza a Natale, ora la situazione si è stabilizzata con 7 ore di erogazione al giorno: l’acqua c’è dalle 5 alle 12, ma negli avvisi della Sasi c’è scritto che dovrebbe esserci fino alle 13. Aspettiamo la fine di questo consiglio d’amministrazione sperando in meglio per il futuro. A Natale ci hanno mandato le autobotti per tenere aperte le attività commerciali. Il problema si risolve solo intervenendo sulla rete idrica colabrodo dei paesi. Provo spavento all’idea di quello che potrà succedere la prossima estate, visto che la situazione va sempre peggiorando».

Agostino Chieffo

«I problemi peggiori – spiega Giuseppe Masciulli, sindaco di Palmoli – li hanno i comuni serviti dall’acquedotto del Verde. Noi siamo allacciati alla sorgente del Sinello, quindi in quest’ultimo periodo, con pioggia e neve, riusciamo ad avere l’acqua dalle 6 alle 22. Ormai, purtroppo, siamo abituati alla mancanza d’acqua nelle ore notturne».

Giuseppe Masciulli

«La scorsa estate – fa i conti Luciano Piluso, sindaco di Schiavi di Abruzzo – il Comune ha dovuto spendere 52mila euro per le autobotti: a fornirci 10mila quintali d’acqua è stata Civitanova del Sannio», in provincia di Isernia, «e abbiamo dovuto pagare il trasporto per far arrivare i rifornimenti tutti i giorni ad agosto, quando la popolazione del paese decuplica. Ho scritto diverse pec alla Sasi, ma non ho mai avuto risposta, tranne le scuse tardive in un’assemblea successiva alle mie numerose comunicazioni scritte. In questi giorni vado personalmente a controllare se c’è corrente e se sono in funzione le elettrovalvole del serbatoio nella zona alta del paese».

Luciano Piluso

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