Edison “piglia tutto”, il 2025 si apre con un nuovo progetto: 5 torri eoliche a Torrebruna

Il nuovo anno si apre con un nuovo progetto eolico riguardante il Vastese. Se a ridosso del Natale la Edison Rinnovabili aveva depositato sotto l’albero il progetto di Liscia (3 torri da 18 MW complessivi, LEGGI), il 2025 parte con quello riguardante Torrebruna.

Una simulazione 3D dal progetto definitivo

Il progetto

È stata avviata oggi 2 gennaio, dalla Regione, la procedura autorizzativa per installare cinque torri eoliche a Torrebruna nelle località Colle Civitella, Colle Frattarola e Talimiere. Da vari anni a Torrebruna sono presenti già due torri da 2 MW l’una di proprietà della Enerwind; il paese, quindi, ospiterebbe, in caso di autorizzazione, complessivamente 7 impianti.
Le torri proposte sono di portata diversa: gli aerogeneratori Vestas V136 da 4,50 MW l’uno per una potenza complessiva del progetto di 22,5 MW; le dimensioni sono 112 metri di altezza al mozzo e 136 metri di diametro del rotore (quindi 180 metri complessivi con una delle pale in linea). Oltre a Torrebruna, sede delle torri, l’impianto riguarderà anche i territori limitrofi interessati dalle linee di connessione: Castiglione Messer Marino, Fraine, Carunchio e Roccaspinalveti.
Nel progetto redatto dall’ingegnere Antonio Scutti (lo stesso dei progetti di Carpineto Sinello e Liscia), si legge che la distanza media tra le varie torri, sarà minimo di 408 metri e che gli aerogeneratori saranno dislocati «sempre sui crinali presenti nella vasta zona di intervento».

La dislocazione degli impianti (in arancione) rispetto al paese

Edison “piglia tutto”

La Edison è la società che ha la stragrande maggioranza di impianti in Alto Vastese e zone limitrofe: Castiglione Messer Marino, Schiavi d’Abruzzo, Roccaspinalveti, Fraine, Roio del Sangro, Montazzoli e Monteferrante. A questi comuni si aggiungono i nuovi progetti presentati per Carpineto Sinello (Monte Sorbo, sul quale la Regione ha espresso vari pareri contrari, LEGGI), Liscia e, ora, Torrebruna. Nel settembre scorso, la società ha presentato al Rifugio del cinghiale di Castiglione il progetto – già avviato da tempo – di repowering degli impianti esistenti a Roio del Sangro e Monteferrante dove si passerà 67 a 18 turbine più grandi e performanti (processo analogo in fase di ultimazione a Castiglione Messer Marino).

Il repowering di Castiglione Messer Marino (a sinistra le vecchie torri, a destra le nuove)

Decreto e mobilitazione

Questa prima parte del 2025 sarà determinante per il futuro dei progetti eolici con la matassa del decreto Aree idonee che una volta sbrogliata influirà sugli iter autorizzativi di tali progetti.
Nel Vastese l’affollata assemblea tenutasi nell’estate scorsa a San Buono e il consiglio comunale aperto di Fresagrandinaria hanno espresso forti dubbi sugli impatti di tali progetti anche dal punto di vista della valorizzazione paesaggistica.

Le nuove torri a Castiglione Messer Marino

Nonostante questo, il progettista scrive di popolazioni favorevoli e torri eoliche attrattrici turistiche: «Gli aerogeneratori che verranno installati, come mostrano le esperienze precedenti in comuni vicini, hanno impatto visivo considerato favorevole dagli abitanti e tale da attrarre il turismo». «È da sottolineare – si legge in un altro passaggio – che per questa piccola realtà comunale, facente parte dell’estrema entroterra abruzzese, avere una risorsa, in questo caso “l’eolico”, è di fondamentale importanza per tutta la comunità territoriale del paese. Per questo Comune, la possibilità di avere installato questo impianto, significa poter sperare in un futuro migliore, in quanto, purtroppo, la loro posizione geografica (estrema entroterra), attualmente “gioca a loro sfavore”. […] Per tali ragioni, l’iniziativa di sviluppo dell’impianto eolico è vista dalla popolazione come una opportunità di sviluppo e non come un mero sfruttamento del proprio territorio».

Certo è che in questo 2025 la discussione eolica guidata da amministratori, comitati, associazioni e cittadini accompagnerà di pari passo la proliferazione dei progetti. Per quanto riguarda quello pubblicato oggi, partono i 30 giorni per la presentazione di osservazioni.

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Comments 1

  1. attivista green says:

    la drammatica verità, di quest’italia frettolosa superficiale e attenta solo al profitto sui più deboli, è che la documentazione progettuale basta scriverla, con delle castronate incredibili, dei business plan fantasiosi, con delle specifiche tecniche ambientali e di sostenibilità generali praticamente assenti. documenti surreali che nessuno leggerà, Arriverà la “leggi spingi progetti delaqualunque” e andranno avanti, pur se inutoli, inefficienti, totalmente campati in aria o addirittura dannosi per il paesaggio/popolazione. Incredibile. Incredibile. Follia allo stato puro.

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