Acqua, Casalbordino fa la voce grossa e ottiene due promesse dalla Sasi

«Ci hanno promesso un monitoraggio della situazione nelle varie zone di Casalbordino e una ridistribuzione dell’acqua dalle aree in cui ce n’è più del necessario a quelle che sono in sofferenza». Filippo Marinucci torna da Lanciano con due nodi al fazzoletto. In quella che è ormai una battaglia per l’acqua, il sindaco di Casalbordino stamani si è presentato insieme alla vicesindaca, Carla Zinni, nella sede della Sasi spa, la società che gestisce il servizio idrico integrato in 87 dei 104 comuni della provincia di Chieti, per chiedere risposte dopo che anche a Capodanno i rubinetti sono rimasti a secco dalle 15,30.

Filippo Marinucci e Carla Zinni

«Siamo stati ricevuti – racconta a Chiaro Quotidiano – dal direttore tecnico, Pio D’Ippolito, e un altro rappresentante della Sasi. Ci hanno detto che il presidente, Gianfranco Basterebbe, non era in sede. Abbiamo ribadito con fermezza, anche alzando la voce, che siamo stufi dei soliti disservizi, a cominciare dal mancato rispetto degli orari programmati di chiusura. All’inizio cadevano dalle nuvole, poi hanno verificato».

«Prima – riferisce Zinni – mancava l’acqua perché non c’era la neve, ora ci hanno detto che la neve c’è, ma non si è ancora sciolta per alimentare la sorgente. Noi siamo responsabili dell’amministrazione della nostra comunutà, quindi devono essere tassativi gli orari che la Sasi ci comunica, invece gli annunci vengono costantemente disattesi, anche il 31 dicembre quando sono rimaste senz’acqua abitazioni in cui risiedono persone con disabilità e attività commerciali che avevano programmato di restare aperte. Va razionalizzata la distribuzione della risorsa idrica: ci cono zone con bassa densità abitativa su cui viene convogliato un flusso superiore al necessario, mentre il centro abitato è in sofferenza».

«Il problema – spiega Marinucci – è la gestione inadeguata dei serbatoi, le cui chiusure tramite le elettrovalvole non sono centrali, ma eseguite di persona dai tecnici nel loro giro giornaliero. Ci sono stati promessi un montoraggio della situazione nelle varie zone di paese e una ridistribuzione dell’acqua dalle aree in cui ce n’è più del necessario a quelle in cui manca. Ho sentito anche la vice prefetta Valentina Italiani, visto che la Prefettura ha chiesto alla Sasi di attivare un numero di telefono dedicato ai sindaci per consentire loro di segnalare i disservizi, ma a quel numero non risponde nessuno. Il 14 gennaio incontrerò anche l’assessore regionale Emanuele Imprudente. Stiamo difendendo da tempo un diritto della nostra comunità, non siamo rimasti con le mani in mano. A chi ha affisso i manifesti “L’acqua è di tutti” (sui muri del municipio, n.d.r.) e si firma “il grillo”, dichiamo che ci uniamo alla sua protesta. Siccome il grillo salta da un paese all’altro, forse non sa che noi stiamo protestando da molto tempo».

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