Mariangela Galante è la nuova dirigente dell’Area distrettuale 3 di Vasto-San Salvo. La nomina è arrivata con delibera del direttore generale Thomas Schael a conclusione della selezione indetta dalla Asl, che si è conclusa a ridosso delle festività.
Con il nuovo incarico, che decorre dal 1° gennaio 2025, la professionista prenderà le redini dell’assistenza territoriale in un comprensorio nel quale le aree montane hanno un peso importante, caratterizzate da un’orografia e una rete viaria che incidono pesantemente nell’erogazione dei servizi. Nuove Case di comunità a San Salvo, Vasto, Castiglione Messer Marino, Casalbordino e Gissi, quest’ultimo anche sede di ospedale di comunità, ambulatori sperimentali nei paesi dove la medicina primaria soffre per carenza di medici di medicina generale: sono questi i principali obiettivi che la neo direttrice è chiamato a perseguire, secondo gli indirizzi espressi dalla direzione aziendale con gli atti di programmazione e organizzazione.
«Mariangela Galante è dipendente Asl da tempo, e ha legato il suo nome a un settore a dir poco complesso come quello delle prenotazioni e liste d’attesa, governato con impegno e puntualità nelle azioni intraprese. Carattere e metodo sono sicuramente le qualità che le vengono riconosciute, e le hanno permesso di raggiungere risultati significativi nella riduzione dei tempi di attesa», spiega in una nota la Asl Lanciano Vasto Chieti.
«Sono certo che trasferirà nel nuovo incarico la determinazione che le viene riconosciuta – le parole del direttore generale Thomas Schael – e di cui c’è bisogno in un territorio difficile com’è quello del Vastese, soprattutto nelle aree interne, dove abbiamo avviato una sperimentazione organizzativa a tutela della salute di 14mila abitanti, di cui 4.500 fragili. Un progetto tagliato su misura per questo territorio, con nuove forme di assistenza, prioritariamente nei comuni di San Buono, Torrebruna e Carunchio, e a seguire Palmoli, Tufillo e Carpineto Sinello. Si rende necessario integrare l’assistenza primaria con la telemedicina e l’infermiere di comunità, un riferimento importante per la popolazione, che opera in stretto raccordo con il medico di medicina generale e la Centrale Operativa Territoriale, e rappresenta una risorsa importante e determinante nel nuovo modello, perché intercetta i bisogni di salute e svolge una funzione di raccordo tra tutti gli attori del sistema. C’è davvero tanto da fare, perciò auguro a Galante buon lavoro, e la ringrazio per l’attività svolta nell’ambito dei tempi di attesa, che ci ha permesso di azzerare in pochi mesi le liste galleggianti, e dare un appuntamento a oltre 20 mila persone che erano state prese in carico. Nell’occasione rivolgo a tutti i nostri dipendenti i miei più calorosi auguri per un nuovo anno portatore di serenità e salute».