Si è tenuta ieri 22 dicembre il tradizionale Fuoco di San Tommaso, evento che ricorda l’arrivo delle reliquie di San Vitale martire nel 1745, inizialmente in programma nella data storica del 20 e spostato a causa delle condizioni climatiche.
È stato il parroco della chiesa di San Giuseppe, don Raimondo Artese con il sindaco Emanuela De Nicolis, a portare la fiamma dell’accensione del grande fuoco in piazza San Vitale, «Simbolo di luce e speranza – ha affermato il sacerdote officiando la benedizione del fuoco e augurando a tutti i presenti un Natale di pace e serenità – Il fuoco rappresenta la luce che illumina le nostre vite. Che questo Natale sia un momento di pace, riconciliazione e rinnovata fede per tutti noi».
La sindaca Emanuela De Nicolis, ha rivolto il suo augurio ai cittadini: «Grazie a voi tutti per la vostra presenza a questo evento che ci ricorda l’importanza della nostra comunità e delle radici che ci legano a San Vitale, ma anche il senso di appartenenza e la memoria storica di una comunità unita e orgogliosa delle sue tradizioni. Auguro a ciascuno di voi un Natale sereno, pieno di gioia e di unione familiare».
La manifestazione è proseguita con la rievocazione storica dell’arrivo delle reliquie di San Vitale, realizzata grazie al lavoro della compagnia Grande Sipario d’Argento, degli Amici delle Tradizioni, delle protezioni civili e dei cavalieri della Horsemen Team. Dopo la messa, sono stati distribuiti i taralli di San Vitale e simbolicamente un pasto ai tanti cittadini. Al termine della messa si è tenuta l’esibizione dell’Orchestra Popolare del Saltarello che ha portato musica e danza nel cuore della piazza, regalando al pubblico uno spettacolo vibrante e coinvolgente, che ha fatto rivivere le antiche tradizioni abruzzesi.
La consigliera delegata alla cultura Maria Travaglini, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: la parrocchia di San Giuseppe e il suo comitato feste, la Horsemen Team, la Pro Loco San Salvo, la compagnia Gran Sipario d’Argento, gli Amici delle Tradizioni, le protezioni civili, l’Euro-ortofrutticola del Trigno.