La Pilkington tra “tempesta perfetta” e futuro: «Abbiamo le persone giuste per orientare le vele»

Anche le radici forti rischiano con tempeste come quella attuale, probabilmente la peggiore della storia della Pilkington. Il presidente Graziano Marcovecchio ricorre a un tema a lui caro per descrivere il momento e il prossimo futuro della fabbrica di vetri per auto, quello delle radici. L’occasione è stata la tradizionale festa di fine anno con la premiazione dei dipendenti storici e dei figli dei lavoratori che si sono distinti a scuola o all’università.

Il riferimento del presidente di Pilkington Italia è al momento negativo del mercato, «l’acquisto di auto è diventato un traguardo che non più tutte le famiglie possono permettersi. C’è stata una totale assenza di programmazione. In 60 anni abbiamo fatto scelte che hanno fatto arrabbiare Madre natura», ha detto riferendosi all’esigenza della transizione. «Non possiamo dirigere questo vento – ha continuato – ma possiamo orientare le vele e questa fabbrica ha i giusti velisti». Il 31 marzo 2025 segnerà il primo anno fiscale della fusione in un’unica realtà di Pilkington, Primo e Bravo, il bilancio è già positivo al netto delle difficoltà del settore: «È un aspetto positivo aver fatto quella fusione ed essere diventati una famiglia tutti assieme, poi il contesto non ci sta aiutando e probabilmente il prossimo futuro non sarà semplice».

Il tema della transizione tocca in modo particolare la Pilkington, circa 2.500 dipendenti, che è tra le principali aziende energivore d’Italia considerato il massiccio uso di metano per i forni: «Nel 2030 dobbiamo immettervi qualcosa di diverso dal gas. La fusione a 1.500 gradi con nuovi fonti energetiche non è semplice, ma anche qui il team è preparatissimo a queste sfide e troveremo il modo di raggiungere anche gli obiettivi della transizione energetica». Uno di questi, il primo float (SS1) ha compiuto 50 anni e dovrà essere sottoposto a importanti interventi.

A breve si aprirà l’Anno Santo e Marcovecchio, oltre a sperare in un periodo di serenità per l’azienda, aggiunge «Le daremo di santa ragione a chi si opporrà al nostro bene e delle nostre famiglie: a chi nel mondo sta solo a guardare, i leoni da tastiera, al populismo usato nel nulla e per il nulla, alle persone false anche dentro casa nostra e a coloro che fanno danno».

Le premiazioni

Al di là delle indicazione e degli auspici per il futuro, il rituale appuntamento di fine anno ha regalato tante emozioni ai presenti a partire dall’apertura della festa con l’esibizione di Emanuele Santoro al pianoforte, giovanissimo musicista non vedente, figlio di papà Davide, dipendente dell’azienda. Emanuele frequenta il quinto anno del Liceo musicale di Vasto e, in occasione dell’ultimo Safety Day, ha scritto un articolo per il giornalino del “Mattioli”, per questo gli è stato consegnato un riconoscimento. Il pianista è stato più volte citato da Marcovecchio quale modello di tenacia e si è nuovamente esibito in chiusura con un classico del Natale.

Poi le premiazioni per i dipendenti che hanno raggiunto traguardi di servizio importanti – tra loro Gabriele Alessandrini e Domenico Piccirilli che in questo 2024 hanno festeggiato i 40 anni in azienda – e ai figli dei lavoratori che si sono distinti in ambito scolastico.
Commovente la storia di Tommaso Di Bucchianico, dipendente colpito da shock anafilattico e soccorso dagli infermieri del Medical Center Michele Petragnano e Giacomo Cerio. Grazie, a un’iniezione endovena di adrenalina, i due gli hanno salvato la vita, circostanza sottolineata anche dal personale del “San Pio” dove, poi, Di Bucchianico è stato trasportato.

Domenico Piccirilli e Gabriele Alessandrini:

Spazio, inoltre, per la solidarietà. Oltre 100 litri d’olio prodotti grazie ai 200 alberi che circondano la Primo (uno degli stabilimenti-satellite) sono stati donati alla Caritas “Gerico” della parrocchia di San Nicola di San Salvo, rappresentata dal parroco don Antonio Totaro.
In sala, come da tradizione, anche i rappresentanti delle forze dell’ordine, i dirigenti scolastici e gli amministratori del territorio, presente anche una delegazione di Civitella del Tronto per rafforzare il legame instauratosi dopo il terremoto del 2016.

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