«Il progetto Tra Sassi e Poesia: un Viaggio dall’Essenza alla Bellezza della dottoressa Assunta Di Basilico si presenta come un’affascinante esplorazione del legame profondo tra la natura, l’arte e l’anima umana. Attraverso la sua esperienza come psicologa e pedagogista, la dottoressa Di Basilico ci invita a riflettere su come gli elementi naturali, come i sassi, possano diventare simboli di resilienza, stabilità e bellezza interiore». Lo si legge nel comunicato che annuncia #Essereoltre, l’evento che si svolgerà a San Salvo il 28 dicembre, alle 17,30, nella sala Leone Balduzzi della Porta della Terra. «Un viaggio, #Essereoltre, ideato e diretto dalla Dottoressa Assunta Di Basilico con il suo staff di professionisti che rappresentano la Sinfonia dell’Espressione attraverso Armonie di teatro, poesia, musica e pittura. Professori e musicisti: Daniel Montecolle, Michela Olivieri. Voce narrante Erminia Giuliani. Artista pittrice: Cinzia Corti Le poesie sui sassi sono dedicate a Cinzia Corti».
«In questo viaggio, la musica si fa da guida, creando un’atmosfera che favorisce l’introspezione e la connessione con le emozioni. La poesia emerge come un linguaggio universale, capace di esprimere sentimenti complessi e di raccontare storie che risuonano nell’animo di ognuno di noi. Ogni sasso, con la sua forma e la sua storia, diventa un verso, un’ispirazione, un frammento di bellezza da scoprire e celebrare. La dottoressa Di Basilico, attraverso il suo approccio pluriartistico, riesce a trasmettere la potenza del messaggio che la bellezza è presente in ogni aspetto della vita, anche in quelli più semplici e apparentemente insignificanti. La fusione di arte, psicologia e natura offre un’opportunità unica per riscoprire se stessi e il mondo che ci circonda.
“Tra Sassi e Poesia” è quindi un invito a tutti noi a fermarci, a osservare, a sentire e a lasciarci ispirare da ciò che ci circonda. È un percorso che ci conduce dall’essenza delle cose alla loro bellezza, attraverso il potere evocativo della parola e della musica. Un viaggio che, come le onde del mare che levigano le pietre, ci trasforma e ci arricchisce. Nel vasto panorama dell’esistenza umana, le emozioni e la materia si intrecciano in un dialogo silenzioso, un continuo scambio tra ciò che vediamo e ciò che sentiamo. I sassi, simboli di stabilità e durezza, rappresentano le fondamenta della nostra realtà: le esperienze, le difficoltà, le sfide. Ma se ci fermiamo un attimo a osservare, possiamo scoprire che anche i sassi, con il loro aspetto ruvido e apparentemente inanimato, possono trasformarsi in opere d’arte, in poemi silenziosi che raccontano storie di vita. La poesia, al contrario, è l’arte che ci invita a esplorare le profondità delle nostre emozioni. È un ponte che collega la materia all’immateriale, un modo per esprimere ciò che a volte non riusciamo a dire a parole. Attraverso l’arte, possiamo arginare la violenza che spesso pervade la nostra società, trasformando il dolore in bellezza, la rabbia in creatività. La poesia diventa un rifugio, un luogo sicuro dove le emozioni possono fluire liberamente, dove il conflitto può essere risolto non con la forza, ma con l’espressione. Immaginiamo un viaggio: partiamo da un sasso, un oggetto che sembra privo di vita. Con pazienza e sensibilità, iniziamo a scolpirlo, a levigarlo, a dargli forma. Ogni colpo di scalpello diventa un atto di cura, un gesto di amore verso ciò che è inanimato. Man mano che il sasso prende forma, qualcosa di magico accade: inizia a raccontare una storia, la nostra storia, le nostre emozioni. Ogni cicatrice sulla sua superficie è un ricordo, ogni smussatura è un insegnamento.
Allo stesso tempo, la poesia ci guida in questo processo. Le parole diventano strumenti di trasformazione. Scrivere una poesia è come modellare un sasso: richiede tempo, dedizione e una profonda connessione con noi stessi e con gli altri. Attraverso la scrittura, possiamo esplorare le nostre paure, le nostre speranze, i nostri sogni. Possiamo dare voce a chi non ha voce, portare alla luce le ombre che altrimenti ci dominerebbero. In questo viaggio, ci accorgiamo che la vera forza non risiede nella violenza, ma nella capacità di creare, di esprimere, di condividere. L’arte diventa un potente strumento educativo, capace di formare menti e cuori, di educare alla bellezza e alla comprensione reciproca. Insegna ai giovani che le emozioni sono valide, che è possibile affrontare il conflitto attraverso il dialogo e la creatività. Pertanto, invitiamo tutti a raccogliere i sassi lungo il cammino della vita e a trasformarli in poesia.
Che ogni gesto artistico diventi un atto di resistenza contro la violenza, una celebrazione della vita e della sua complessità. Perché solo attraverso l’arte possiamo davvero arginare le tempeste interiori e costruire un mondo in cui le emozioni siano valorizzate, rispettate e comprese. In questo modo, il viaggio dalla materia verso le emozioni non è solo un percorso individuale, ma una chiamata collettiva a costruire una società più giusta e più bella, dove l’arte e la poesia possano fiorire e dove la violenza possa essere solo un ricordo lontano».
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