Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha approvato e pubblicato l’avviso pubblico Fondo nuove competenze 3 – Competenze per le innovazioni. La dotazione finanziaria del Fondo ammonta complessivamente a 731 milioni di euro, integrabili con altre fonti di finanziamento.
Il Fondo copre il costo delle ore di lavoro dedicate a percorsi formativi per l’acquisizione di nuove competenze. I dettagli dell’avviso pubblico sono stati illustrati ieri in conferenza stampa dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, dal capo dipartimento per le Politiche del lavoro, previdenziali, assicurative e per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro Vincenzo Caridi e dal direttore generale per le Politiche attive del lavoro Massimo Temussi.
Il Fondo accompagna i processi di transizione digitale ed ecologica delle imprese; favorisce nuova occupazione e promuove le reti tra imprese ed è inserito all’interno del programma nazionale Giovani, donne e lavoro rispondendo alla Priorità 3 che punta a formare nuove competenze per le transizioni digitale e verde. «L’operazione – spiega il Ministero – aiuta le imprese ad accrescere le competenze di lavoratrici e lavoratori affinché possano rispondere all’accelerazione della domanda di digitalizzazione, sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e più in generale di innovazione».
Il sostegno consiste nel riconoscere contributi commisurati al costo del lavoro del personale. «L’intervento sostiene le imprese nell’adeguarsi ai nuovi modelli organizzativi e produttivi, in risposta alle transizioni ecologiche e digitali e permette di adeguare le competenze dei lavoratori in seguito alla sottoscrizione di accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico o in seguito al ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Infine permette alle imprese di coinvolgere disoccupati precedentemente selezionati per la loro assunzione a conclusione del percorso formativo».
L’avviso pubblicato ieri è rivolto a datori di lavoro privati (anche a partecipazione pubblica) che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze del proprio personale. Sono previsti bonus ai datori di lavoro per la formazione di personale neoassunto.
Il citato Programma nazionale Giovani, donne e lavoro è cofinanziato dall’Unione europea che contribuisce al Fondo nuove competenze con 730 milioni di euro, ripartiti tra Regioni e Province:
• € 225.943.198,04 alle Regioni più sviluppate (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Bolzano e Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto)
• € 39.928.825,74 alle Regioni in transizione (Abruzzo, Marche, Umbria)
• € 464.127.976,21 alle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
Le tipologie di intervento destinatarie delle risorse:
• il 25% a Sistemi formativi, cioè i sistemi/gruppi di imprese caratterizzati dalla presenza di grandi datori di lavoro di riferimento, cosiddetti Big Player;
• il 25% a Filiere formative, cioè i sistemi organizzati e non organizzati di datori di lavoro di imprese micro, piccole e medie che operano preferibilmente in distretti territoriali, specializzazioni produttive, reti o filiere con una vocazione produttiva ed economica;
• il 50% a Singoli datori di lavoro.
La quota di finanziamento restante (pari a un milione di euro, proveniente dalle risorse del decreto-legge 152/2021, articolo 10 bis, convertito con modificazioni dalla legge 233/2021) è destinata al bonus per le imprese che assumano disoccupati con contratto stagionale, nei settori del turismo e dell’agricoltura, dopo lo svolgimento della formazione. Queste risorse non sono ripartite tra Regioni né per tipologie di intervento.
Le domande di contributo potranno essere presentate sulla piattaforma di servizi online MyANPAL a partire dal 10 febbraio 2025 e fino al 10 aprile 2025.