Era importante chiudere l’anno agonistico nel migliore dei modi, Stefano Ramundo non ha deluso le attese vestendo i panni dell’uomo della domenica sera nella riunione pugilistica di Montesilvano organizzata dai casalinghi della “Pugilistica Montesilvano”.
Serata ricca di incontri, prima quelli tra i dilettanti, poi sul ring è salito il ventinovenne di Vasto chiamato ad incrociare i guantoni con Eber Tobar con all’attivo 14 vittorie, 5 sconfitte e 3 pari nei 22 match totali da professionista.
Dopo un primo round di studio da parte di entrambi i protagonisti, nel secondo il classe 2001 colombiano ha cercato di mettere in difficoltà Ramundo bravo a rispondere colpo su colpo. Nella terza ripresa cambio di ritmo per il boxer vastese che ha alzato l’asticella iniziando a colpire forte costringendo, dopo un paio di atterramenti, nel quarto round, l’arbitro a fermare il match per ko tecnico prima che Tobar andasse giù definitivamente.
Come già successo a Lanciano altro match vinto per ko, a conferma dell’ottimo lavoro portato avanti insieme al tecnico Davide Di Meo. Per il classe ’95 di Vasto, tesserato con la Spagnoli & Sabbatini Production di Roma, si tratta del 15° successo (sui 17 totali) nei professionisti. All’angolo oltre il tecnico Di Meo anche il cutman Nando Di Felice, il preparatore atletico Flavio Cappellone e il manager Giulio Spagnoli.
«Saluto il 2024 – le parole di Stefano Ramundo – dopo aver disputato due titoli (un italiano e un europeo) e due match con avversari esteri: tre vittorie e un’amara sconfitta complice un grande taglio in testa. Per l’anno che verrà punto a portare a casa un’altra cintura titolata, quasi sicuramente di calibro internazionale».