Anche il consigliere regionale Vincenzo Menna si schiera fermamente al piano di dimensionamento scolastico adottato dalla Regione, che ha colpito tre istituti scolastici della provincia di Chieti.
«Una scelta incomprensibile – dice Menna – che riflette la mancanza di trasparenza e di ascolto da parte dell’amministrazione regionale di centrodestra, la quale non ha mai fornito alla Provincia di Chieti i criteri attuativi necessari per una valutazione ponderata degli accorpamenti realmente utili e necessari».
Tra gli interventi contestati, spiccano l’aggregazione tra l’Itis “Mattei” e l’It “Palizzi” di Vasto (che sta sollevando un coro di proteste, tra queste la presa di posizione unitaria dei dirigenti scolastici del territorio, LEGGI), quella degli istituti comprensivi di Ripa Teatina e Miglianico e l’accorpamento dell’alberghiero “Marchitelli” di Villa Santa Maria con l’istituto comprensivo di Quadri.
«Queste decisioni – prosegue Menna – non sono mai state ipotizzate né discusse nei processi di dimensionamento scolastico, e in alcuni casi, come per il “Marchitelli” e l’istituto di Quadri, contraddicono apertamente le volontà espresse dalla Provincia, dai Comuni interessati, dalle comunità scolastiche e dalle organizzazioni sindacali. Un approccio che ignora la necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche nei comuni montani. Già l’anno scorso, in modo del tutto incomprensibile, è stato creato un Omnicomprensivo sulla costa vastese, in violazione della normativa vigente, impedendo l’accorpamento dell’Istituto Tecnico Agrario di Scerni con il “Palizzi”, un’operazione che avrebbe dato vigore e messo in sicurezza entrambe le scuole. Oggi il “Palizzi” viene inspiegabilmente e improvvisamente accorpato al “Mattei”».
«Sono convinto che queste decisioni debbano essere riviste – conclude Menna – e porterò la questione all’attenzione della commissione di Vigilanza regionale. Audiremo i dirigenti scolastici degli istituti interessati e l’assessore regionale al ramo, Santangelo, per fare chiarezza e lavorare a soluzioni più rispettose delle esigenze dei territori e delle comunità scolastiche».