Unione “Mattei”-“Palizzi”, Del Re: «Scelta sconcertante frutto di accordi e disaccordi politici»

«Sconcerto», la dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Filippo Palizzi”, Nicoletta Del Re, non usa mezzi termini nel commentare la decisione della Regione di aggregare la scuola all’Istituto “Enrico Mattei”. Si amplia così il coro contrario al provvedimento adottato all’interno del dimensionamento scolastico e che entrerebbe in vigore nell’anno 2025/2026.

«Premesso che la legislazione vigente attribuisce agli enti locali (Provincia e Regione) il compito della programmazione della rete scolastica – scrive Del Re in una nota – è bene ricordare e sottolineare che una politica che vuole perseguire il bene comune ha il dovere di sentire i territori, gli addetti ai lavori, le organizzazioni sindacali e professionali, l’Ufficio scolastico provinciale e regionale, nell’ottica del principio costituzionale della sussidiarietà verticale e orizzontale».

«Ancora una volta, questo anno come l’anno scolastico precedente sono state fatte scelte che nulla hanno a che fare con il bene della scuola, degli studenti e delle comunità educanti. L’anno scorso in modo del tutto incomprensibile è stato creato un Omnicomprensivo sulla costa  (vietato dalla legislazione vigente) e si è così impedito l’accorpamento dell’Istituto Tecnico Agrario di Scerni con il “Palizzi” che avrebbe dato vigore  e messo in sicurezza entrambe le scuole. Oggi il “Palizzi” viene inspiegabilmente e improvvisamente accorpato al “Mattei”!».

Nicoletta Del Re

«La scuola paga lo scotto di accordi o disaccordi politici, senza un reale confronto tra tutti gli interessati, senza una reale conoscenza e profonda comprensione delle identità delle istituzioni scolastiche che si accorpano o “si disaccorpano”, senza ragionevoli premesse e fondati motivi storici, culturali, pedagogici e didattici. Il 26 novembre 2024 con l’accorpamento del Palizzi al Mattei è stata scritta una brutta e triste pagina della storia politica e culturale per la città di Vasto e per la provincia di Chieti».

«Ritengo che accorpare un istituto che ha una storia gloriosa e centenaria come il “Palizzi” sia una grande sconfitta culturale e politica per la città di Vasto, per la provincia di Chieti e per l’Abruzzo. La notizia si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno su tutta la comunità educante del “Palizzi”, la mattina del 27 novembre, quando gli organi di stampa hanno pubblicato la notizia. Non si comprendono né le motivazioni, né la scelta di colpire il “Palizzi”, né la forma usata (apprendere la notizia dagli organi di stampa)».

«Nessuno era a conoscenza della volontà di dimensionare l’istituto, nessuna proposta in merito è mai stata paventata al tavolo tecnico della provincia di Chieti né dall’Ufficio Scolastico Regionale. Sono altresì convinta che esistono margini di ripensamento e la possibilità di rettificare una delibera ingiusta, inopportuna e incomprensibile. Invito le autorità locali, provinciali e regionali a mettersi al lavoro e a confrontarsi con gli addetti ai lavori (organizzazioni sindacali, associazioni, Ust e Usr) per analizzare e verificare qual è realmente il bene comune da perseguire per il benessere di tutti».

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