Gli alunni dell’Ite di Gissi e di Casalbordino hanno ricordato ieri mattina la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne attraverso momenti di riflessione e condivisione, di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza. Gli studenti si sono riuniti nell’aula magna alla presenza della dirigente scolastica Aida Marrone, da sempre molto sensibile a queste tematiche.
A seguire, la psicologa Sara D’Annibale ha stimolato gli studenti attraverso l’ascolto della canzone Vietato morire, di E. Meta, evidenziandone il tema affrontato e la sofferenza subita. L’intervento, strutturato in due momenti, ha attirato l’attenzione degli studenti. Nella prima parte sono state descritte le varie forme di violenza, fisica, psicologica, economica e sessuale, con particolare attenzione ai “campanelli d’allarme”, invitando a notare quei comportamenti che fanno capire che da quella persona bisogna allontanarsi e alle conseguenze a breve e a lungo termine. La psicologa ha sottolineato, inoltre, i pericoli della rete cui gli adolescenti sono esposti.
Particolarmente coinvolgente la seconda parte, tanto da catturare l’interesse e l’attenzione. Intensi i racconti degli episodi, le esperienze di vita di donne, bambini e adolescenti e le emozioni vissute nelle comunità educative. Il racconto dell’esperienza formativa e lavorativa della psicologa, rispettivamente nel centro Tiama, Traumi dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Maltrattamenti e Abusi, Comunità mamma-bambino, il Centro diurno, la Comunità di accoglienza migranti, richiedenti asilo (la tratta delle donne, forma estrema di violenza di genere), Comunità minori, ha suscitato forti emozioni.
Racconta la psicologa: «Sono stati quattro anni e mezzo davvero intensi, carichi di emozioni di ogni genere, storie di vite spezzate, di sogni infranti, di amori malati che si trasformano in ossessioni. Un’immersione di anima e corpo in una realtà dolorosa, difficile da descrivere a parole, una “palestra di vita” che mi ha segnato e insegnato tanto, un bagaglio di esperienza che porterò con me per sempre». L’obiettivo di queste riflessioni è quello di informare e sensibilizzare i ragazzi al tema della violenza, nonché evidenziare l’importanza di un intervento tempestivo al fine di interrompere un circolo vizioso che purtroppo continua a perpetrarsi.
La psicologa ha invitato più volte i ragazzi a denunciare episodi di violenza, qualora ne siano a conoscenza, e a chiedere aiuto agli psicologi; di non chiudersi in sé stessi ma avere il coraggio di parlarne con un amico, un familiare, un professore, o qualcuno che possa capire.
A conclusione, emozionante la lettura, da parte di alcune studentesse, di riflessioni, del monologo recitato da Rula Jebreal, e l’ascolto di canzoni particolarmente significative: La cura, Sally, La donna cannone. Tra le letture, In piedi, signori, davanti ad una donna, tratto da Il Chisciotte (tratto dall’opera di Cervantes) di William Jean Bertozzo.
È importante che vi siano giornate come questa perché questa ricorrenza rappresenta un’opportunità unica per educare le nuove generazioni a riflettere sull’importanza del rispetto che è alla base di ogni relazione poichè ogni individuo, indipendentemente dal genere, ha diritto al rispetto. Bisogna far capire che la violenza, in tutte le sue forme, è inaccettabile e che non può essere giustificata da alcuna circostanza. È fondamentale che la responsabilità della violenza non ricada sulla vittima e bisogna incoraggiare i ragazzi a denunciare qualsiasi forma di violenza nonché sostenere le persone che ne sono vittime.
La mattinata si è conclusa con un abbraccio solidale, nel cortile della scuola, in entrambi i plessi, con il grido dello slogan: No alla violenza, Sì all’accoglienza!, a voler stringere tutte le vittime della violenza e a voler ricordare che l’amore non fa male, non colpisce in faccia mai, le relazioni vanno costruite sul rispetto, la comprensione, l’empatia e sostegno reciproco.
La Redazione Ite “G. Spataro” Gissi-Casalbordino