Non mancano le reazioni all’annuncio da parte di Stellantis dell’avvio della produzione di furgoni elettrici (anche se, almeno attualmente i volumi riguardano poche unità). A scrivere è la Fiom Cgil di Chieti che si interroga su «come queste affermazioni (il riferimento è anche ad altri comunicati diffusi dal gruppo) si concilino con la situazione attuale, che vede circa 1.500 lavoratori in cassa integrazione. In presenza di dati così ottimistici, ci si potrebbe aspettare una verifica approfondita sull’utilizzo della cassa integrazione ordinaria da parte dell’Inps».
«La realtà – dice il segretario della Fiom di Chieti, Alfredo Fegatelli – appare complessa. Attualmente, la produzione effettiva, causa chiusura “verniciatura vecchia” sembrerebbe essere inferiore a quanto dichiarato: si parla di una capacità produttiva reale che si aggira intorno ai 900 furgoni al giorno, con una media operativa di circa 800 veicoli. Per quanto riguarda i furgoni elettrici, le stime indicano una produzione di decine di unità. Inoltre, nonostante il premio ricevuto, la Trigano Van ha recentemente ridotto il numero del personale non rinnovando i contratti ai somministrati e ai tempi determinati».
«La situazione produttiva sembra risentire di criticità legate a interruzioni impreviste, che potrebbero essere attribuite alla vetustà degli impianti, e della perdita di quote di mercato. In questo contesto, le difficoltà gravano soprattutto sulle lavoratrici e sui lavoratori della ex Sevel e delle aziende dell’indotto. Rimane poco chiaro il motivo di questi annunci, così come non sono noti dettagli sul piano industriale. Ciò che è evidente, però, è la situazione di disagio che molte lavoratrici e molti lavoratori stanno attualmente affrontando».