Sul Lago di Garda è finalmente sbocciata una stella. A Vasto, delle sue infinite qualità, lo si era capito già cinque anni fa quando l’allora allenatore biancorosso Marco Amelia, decise di lanciare Nicolò Cavuoti, a soli sedici anni da titolare in Serie D.
Impatto devastante e cinque mesi più tardi il volo nei professionisti con il Cagliari a credere più di tutto nelle sue potenzialità. In Sardegna c’è stato il doveroso apprendistato, titolarissimo in Primavera, il sapore della Serie A, il debutto in rossoblù in Coppa Italia e anche l’esperienza in B sempre con i cagliaritani.
Che continuando a credere nel suo valore, dall’estate del 2023 hanno deciso di mandarlo in prestito, ad Olbia, società satellite dei rossoblù. Il primo gol nei professionisti, una ventina di presenze, un lungo infortunio e un’amara retrocessione in D. Nessun problema perché nel luglio scorso un’altra squadra di C ha deciso di puntare sul jolly vastese 2003 il Feralpisalò, fresco di retrocessione dalla Serie B e in panchina guidato dall’ex Brescia, Parma e Palermo Aimo Diana.
Si è guadagnato la fiducia un passo alla volta, prima partendo dalla panchina, poi trovando sempre più spazio anche grazie al primo gol stagionale, contro il Caldiero. Nell’ultimo mese sei volte è partito dal primo minuto (su sette partite) ma i punti esclamativi li ha messi negli ultimi sei giorni. Piazzato sulla trequarti (nel 3421) sta letteralmente dominando la scena soprattutto grazie ai due gol, decisivi, l’eurogol contro la Triestina e la punizione beffarda ai danni del Lumezzane (ieri, sabato 23 novembre) senza dimenticare l’assis delizioso per il momentaneo vantaggio di Dubickas. I verdeblù volano in classifica con 7 vittorie nelle ultime 9 (22 punti e una sola sconfitta) occupando il terzo posto alle spalle di Vicenza e Padova.
Gli occhi della Serie C (e non solo…) ora sono tutti puntati sul ventunenne di Vasto che punta, da qui a fine stagione, ad affermarsi ancor di più a suon di gol e prestazioni da urlo. Nicolò Cavuoti ha piedi deliziosi, intelligenza tattica, visione di gioco e tanto altro, il Feralpisalò se lo gode ma di questo passo ritroverà spazio tra A e B per restarci e continuarsi ad imporsi anche in palcoscenici più importanti.
Foto da: Feralpisalò (pagina Facebook)