Ieri, 21 novembre, don Andrea Manzone ha fatto il suo ingresso ufficiale come parroco della parrocchia SS. Salvatore di Pollutri durante la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte.
Don Andrea sostituisce don Gianni Di Felice, parroco di Pollutri dal 1° novembre 2022 al 20 novembre 2024, nominato a sua volta parroco della Parrocchia di Santa Maria de Cryptis in Chieti, dove succede a don Stefano Buccione, scomparso improvvisamente il mese scorso.
«Ringrazio don Gianni per il cammino intrapreso nella nostra parrocchia. In questi due anni con il tuo modo di fare, con le iniziative proposte, pronto ad ascoltare, condividere e assicurare la tua collaborazione, sei riuscito ad attrarre l’attenzione dei ragazzi e delle loro famiglie. Ti porteremo sempre nel cuore!», le parole del sindaco Luigi Gizzarelli, presente alla cerimonia con la collega di San Salvo Emanuela De Nicolis, ha voluto salutare don Gianni Di Felice.
«A don Andrea voglio assicurare la massima disponibilità all’ascolto, al confronto e al sostegno, nel comune obiettivo di garantire il servizio alla persona, per cercare di offrire una valida risposta ai suoi bisogni e alle sue necessità. Il cambio di Pastore in una comunità rappresenta un nuovo inizio, però in questo caso lo voglio intendere come proseguimento di un lavoro iniziato da don Gianni e che continua con don Andrea. Carissimo don Andrea, benvenuto nella nostra comunità, la tua nuova famiglia, la tua nuova casa», ha concluso il primo cittadino.
«La comunità di Pollutri – di seguito il messaggio del consiglio pastorale – ha vissuto un momento di grande gioia e festa nell’accogliere il suo nuovo parroco, don Andrea Manzone, con cui vuole continuare a camminare per progredire spiritualmente e vivere la tanto desiderata Civiltà dell’amore desiderata da San Paolo VI, Papa: “È la civiltà dell’amore e della pace che la Pentecoste ha inaugurata, e tutti sappiamo quanto il mondo d’oggi abbia bisogno di amore e di pace”. Come segno di benvenuto, anche i più giovani hanno voluto offrire un dono a don Andrea, regalandogli una stola verde, come segno di vita e crescita. Il verde è il colore liturgico che contraddistingue il Tempo Ordinario, il tempo della Chiesa, tempo per eccellenza della sequela e del discepolato, sulle orme di Gesù. Con lui vogliono proseguire questo cammino».
«La liturgia di ieri e il momento conviviale successivamente condiviso sul sagrato sono stati anche simbolo del calore e dell’affetto riservati a don Gianni per tutto l’amore dedicato alla comunità nei due anni in cui l’ha guidata come parroco. Con lui abbiamo imparato ad utilizzare le parole “fratello” e “sorella”, spesso cadute nell’oblio fra cristiani. Con lui abbiamo appreso alla scuola della fraternità, imparando a sentirci fratelli e sorelle nel nome dell’unica comunità che cammina, loda, ringrazia, prega, piange e gioisce con il suo pastore. Un uomo di Dio per tutti e fortemente affezionato ai ragazzi, ai quali, con la testimonianza della sua vita ha trasmesso il valore della necessità di affidarsi alla volontà di Colui che tutto “ha disposto bene a suo tempo”. I ragazzi del Post Cresima, infatti, hanno voluto fargli dono di una stola rossa, segno dell’amore che don Gianni ha nutrito nei loro confronti. In lui la comunità del Santissimo Salvatore ha visto il segno dell’amore divino incondizionato per ogni uomo. Un amore pronto a sacrificarsi. Per questo lo ringrazia e lo accompagna con l’affetto di chi si sente amato».