Come accade da sei mesi, continuano le proroghe di richieste di cassa integrazione da parte di Stellantis Atessa. L’ultima richiesta comunicata dall’azienda ai sindacati riguarda un’ulteriore settimana che va dal 16 dicembre al 22 dicembre per un numero massimo di 1.500 dipendenti.
Le difficoltà di mercato costringono al ricorso alla cassa integrazione anche per lo stabilimento di Termoli, dove si producono i motori. Il gruppo ha comunicato ai sindacati la richiesta di cassa integrazione dal 16 al 22 dicembre per le linee produttive dei motori Gse e V6, necessaria per adeguare la produzione alle attuali condizioni di mercato, soprattutto perché strettamente legata alle temporanee sospensioni produttive dei modelli negli impianti di Pomigliano e di Cassino, e per garantire una gestione efficiente delle risorse.
La multinazionale in un una nota spiega: «Siamo determinati a garantire la continuità dei nostri impianti e delle attività in questo momento complicato. Continuiamo a supportare tutti i nostri colleghi e colleghe in questa fase. Si tratta di un percorso impegnativo, che comporta scelte complesse e non offre soluzioni immediate, ma richiede unità d’intenti e visione per accompagnare questa grande azienda, insieme a tutti i suoi dipendenti, nel futuro».