Trasformazione Civeta, a Cupello approvato uno statuto errato: si torna in consiglio comunale

Ancora un colpo di scena nella lunga vicenda del ritorno del Civeta a consorzio. Dopo la trasformazione, si scopre che lo statuto votato dal consiglio comunale il 28 ottobre non è quello firmato davanti al notaio il 14 novembre scorso e per questo bisognerà riunire nuovamente l’assise civica.

Succede a Cupello, sede del Civeta, e a rendere nota la vicenda sono i consiglieri di minoranza (Dario Leone, Giuliana Chioli e Roberta Boschetti di Officina Cupello) convocati per domani – lunedì 18 novembre alle 19.30 – per discutere dell’unico punto all’ordine del giorno “Rettifica per errore materiale della delibera di Consiglio comunale n. 52 del 28-10-2024 e sostituzione di un allegato».

«Con grande disappunto nello scorso consiglio comunale, abbiamo avvisato la maggioranza (con l’intervento della consigliera Roberta Boschetti) del rischio di approvare un documento contenente gravi errori nel nuovo statuto del Civeta che differisce rispetto a quello approvato da tutti gli altri comuni. Questo episodio, che avrebbe dovuto rappresentare un momento di trasparenza e responsabilità verso i cittadini, si è trasformato in un’inaccettabile dimostrazione di superficialità amministrativa», attacca Officina Cupello.

Il consiglio comunale di Cupello (foto di repertorio)

«Venerdì mattina è stata convocata la Conferenza dei capigruppo per fissare lunedì prossimo un altro consiglio comunale per riapprovare lo statuto del Civeta privato degli errori, articoli e contenuti che lo differenziavano rispetto a quello approvato dagli altri. Non possiamo restare in silenzio di fronte a un iter decisionale che, evidentemente, non prevede un adeguato controllo preventivo. Chi si assumerà la responsabilità di tale mancanza? La giunta e la maggioranza non possono limitarsi a giustificazioni tardive: i cittadini meritano competenza e attenzione, non negligenza». Nella Conferenza dei capigruppo la clamorosa svista pare sia stata motivata dalla presenza di numerose versioni del documento circolate nel tempo.

«Questo errore non è solo una questione tecnica ma mina la fiducia nella capacità amministrativa dell’attuale gestione. La credibilità delle istituzioni passa dal rispetto rigoroso delle procedure e dalla qualità degli atti che producono. Invece, a quanto pare, è stata la sola opposizione di Officina Cupello a leggere attentamente lo statuto, dato che il resto del consiglio comunale, evidentemente, ha votato sulla fiducia o per atto di fede. Riteniamo che debba esserci un’assunzione pubblica di responsabilità soprattutto se i recenti passaggi notarili della trasformazione rischiano di essere inficiati».

I tre consiglieri, quindi, annunciano la propria assenza alla prossima seduta: «Questi sono quelli che non hanno saputo leggere i bandi del Pnrr, a causa dei quali si stanno spendendo soldi per una riconversione in consorzio permettendosi pure di non leggere lo statuto da votare? Ci rifiutiamo di accettare cotanta superficialità che si trasforma ogni giorno di più in mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e del ruolo istituzionale che stanno ricoprendo. Se ne saranno accorti? È paradossale che proprio nel territorio nel quale il Civeta ha sede, si compiano atti della più grave superficialità. Tutto il gruppo consiliare di Officina Cupello non sarà presente nella prossima seduta del consiglio comunale. Un’assenza che assurge a protesta contro questa irrefrenabile decadenza politica del nostro territorio». 

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