«Ritardi nella fornitura dei farmaci salvavita, così non possiamo vivere serenamente»

«Ho bisogno del farmaco per vivere serenamente, perché ho la sclerosi multipla», racconta una lettrice di Chiaro Quotidiano alle prese nei giorni scorsi con i ritardi nella fornitura di un medicinale salvavita fornito dal servizio sanitario. Ha vissuto in prima persona la carenza di forniture alla farmacia dell’ospedale “San Pio” da Pietrelcina di Vasto.

L’ospedale di Vasto

«Si tratta – spiega – di un farmaco costoso. Ad agosto l’hanno cambiato, introducendone uno dal nome commerciale diverso da quello che abitualmente ci fornivano. L’hanno fatto senza avvisare né i pazienti, né i medici curanti. Il mio medico mi ha comunque rassicurato sull’efficacia del nuovo medicinale, che costa 860 euro a scatola, mentre il costo di quello precedente era superiore ai mille euro.

Lunedì il farmaco non era disponibile, ci è stato detto che non era ancora arrivato. Come me, anche altre persone sono state rimandate a casa. Alla farmacia dell’ospedale ci hanno detto che ci avrebbero chiamato non appena fosse arrivato. Ad altri è stata fornita solo una parte, sufficiente per una settimana, non per l’intero mese. Si tratta di un’iniezione che devo fare a giorni alterni. Non avere a disposizione nei tempi necessari un farmaco salvavita vuol dire rischiare di dover sospendere temporaneamente la cura e questo può avere conseguenze sulla salute. In ospedale, nei giorni scorsi, c’erano file di venti persone per chiedere se il medicinale fosse arrivato. Oggi (ieri, n.d.r.) sono riuscita finalmente ad avere il farmaco, giusto in tempo per non dover sospendere le cure, ma è stato così per tutti i pazienti? Perché non vado in anticipo a chiederli alla farmacia dell’ospedale? Perché, quando l’ho fatto, mi è stato detto che i quantitativi sono contingentati e, di conseguenza, non si può anticiparne la consegna.

Mi chiedo perché si possa andare a prendere i farmaci per la sclerosi multipla solo in ospedale e la Asl non possa delegare le farmacie private per venire incontro agli utenti. La farmacia dell’ospedale è aperta di mattina tutti i giorni, di martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30. Delegare le farmacie territoriali aiuterebbe noi utenti a conciliare gli orari di lavoro con quelli di ritiro di queste medicine fondamentali per la nostra salute».

Ieri sulla questione farmaci era intervenuto il direttore generale della Asl, Thomas Schael:

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