Ammortizzatori sociali fino alla fine dell’anno e 120 dipendenti che usciranno dalla fabbrica con l’isopensione. È questo l’esito dell’incontro di stamattina, in videoconferenza, tra Denso, parti sociali e ministero del Lavoro.
Il tavolo si è reso necessario perché la precedente cassa integrazione è terminata il 31 ottobre. La quarta proroga è stata richiesta dal 1° novembre al 31 dicembre 2024, perché attualmente ci sono le risorse per coprire il periodo che va fino alla fine dell’anno. Per il prossimo anno si dovrà attendere il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga per altri 4 mesi. I lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione saranno circa 805, e osserveranno un sistema di rotazione, per poi scendere a 693 nel mese di dicembre.
Durante questo periodo, quindi entro la fine dell’anno, 120 lavoratori usufruiranno dell’isopensione uscendo, con gli incentivi previsti, dalla fabbrica di via Marisa Bellisario. La Denso, al 31 marzo 2024, contava ufficialmente 861 dipendenti (tra dirigenti, quadri, impiegati e operai), alla fine dell’anno scenderà quindi a 741 unità, il numero più basso dall’apertura avvenuta nel 1972.
Presente al tavolo odierno il segretario della Fiom di Chieti, Alfredo Fegatelli, che torna a sottolineare la necessità di investimenti: «È importante proseguire con le proroghe della cassa integrazione, ma è necessario tornare al Mimit per ottenere conferma dell’impegno dell’azienda rispetto al valore degli investimenti previsti. Solo così si potrà garantire un futuro alle molte lavoratrici e ai molti lavoratori che non avranno la possibilità di accedere alla pensione tramite l’isopensione».
Che tristezza
Leggere queste notizie, fine 1971 trasferito da Torino a S. Salvo ho visto nascere lo stabilimento (allora Marelli)
L’ufficio era la baracca del geometra del cantiere