Violenza nella scuola e sui social network, a Vasto il convegno “Le fatiche del riscatto”

Venerdì 15 novembre (ore 16,30) al teatro “Madonna dell’Asilo”, le istituzioni scolastiche, insieme al Lions Club, affronterà il tema della violenza. L’occasione è il convegno Le fatiche del riscatto: Eracle e l’educazione alla responsabilità. I nostri ragazzi e la violenza, organizzato con il supporto dell’Ordine degli psicologici, di tutti gli istituti scolastici del primo ciclo di Vasto, dell’assessorato all’Istruzione e dei Lions Club Vasto Host.

Sono previsti i saluti di Michele Del Borrello (presidente Lions Club Vasto Host) e Paola Cianci (assessora all’Istruzione), gli interventi di Enrico Perilli (presidente Ordine degli psicologi e delle psicologhe d’Abruzzo), Teresa Di Santo (presidente Emily Abruzzo), Stefania Pascali (attrice e insegnante CreatiVita), Lavinia Mennuni (senatrice Commissione parlamentare sull’infanzia e adolescenza). Modererà l’incontro Luigi Gileno, psicologo e psicoterapeuta. 

«È stato scelto il percorso di Eracle, eroe mitico della Grecia, costretto a compiere dodici fatiche per espiare un atto di violenza terribile, per far riflettere sulle conseguenze delle azioni violente e sulla possibilità di riscatto attraverso il sacrificio e l’impegno, evidenziando l’importanza di assumersi le responsabilità delle proprie azioni. L’incontro è nato dall’esigenza di un’azione di prevenzione e contrasto della violenza giovanile nella scuola, nello spazio sociale e nei social network», spiegano gli organizzatori.

«Gli atti di violenza negli ultimi anni e i recenti fatti di cronaca rappresentano un campanello di allarme sul quale le autorità istituzionali, politiche e scolastiche devono porre la massima attenzione. La scuola è da sempre impegnata ad affrontare queste tematiche e vuole farlo in modo decisivo analizzando il fenomeno e le possibili soluzioni da adottare a tutela dei più giovani per dare gli strumenti agli educatori, ai docenti, a tutta la comunità scolastica, ai genitori, per poter affrontare la violenza giovanile e per partecipare ad un momento di confronto e riflessione, al fine di promuovere una cultura del rispetto, inclusione e solidarietà nelle nostre scuole e nella nostra comunità».

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