L’impegno per il sociale del mondo del calcio e dello sport paralimpico, per abbattere le barriere e promuovere l’inclusione e il rispetto, sul campo e fuori. Si è tenuto oggi allo stadio Bonolis di Teramo il convegno “Le parole dell’inclusione. Lo sport semina cultura”, promosso dalla LND Abruzzo, insieme alla Figc-Dpcs, il Comune e la Provincia di Teramo, l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e il Bim di Teramo. Un incontro che ha messo insieme diversi aspetti: quello giornalistico, con l’importanza fondamentale del linguaggio, per dare dignità e rispetto a tutti e a tutte; quello sportivo, con le testimonianze del mondo del calcio. Il tutto, mettendo al centro in particolare un concetto: includere significa eliminare qualunque forma di discriminazione all’interno della società, sempre nel rispetto della diversità e della persona.
Ad aprire l’incontro, il video degli atleti di Abruzzo Special, prima e unica rappresentativa nata in Italia e che rappresenta uno straordinario strumento di inclusione sociale. Fra i saluti istituzionali che hanno inaugurato il convegno, quelli del sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto: «Ci sono barriere difficili da abbattere: quelle del linguaggio vanno rimosse e siamo tutti coinvolti, perché si tratta di un fattore culturale. Valorizzare le diversità è un nostro compito e siamo fieri di aver potuto inaugurare con un evento così importante, da un punto di vista sociale, la nuova gestione dello stadio Bonolis, ora totalmente in capo al Comune di Teramo».
Davanti a una folta platea costituita da istituzioni politiche e sportive, i ragazzi e le ragazze delle società sportive del paralimpico abruzzese, una classe del liceo scientifico sportivo di Teramo e i giornalisti abruzzesi, si sono susseguiti i saluti dell’assessore regionale alle Politiche Sociali Roberto Santangelo, la consigliera dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Germana D’Orazio, Antonello Passacantando, per l’Ufficio Scolastico Regionale, il presidente del Coni regionale Enzo Imbastaro e il vicepresidente FIGC Daniele Ortolano.
«Attraverso lo sport dobbiamo educare – ha sottolineato il presidente LND Abruzzo Concezio Memmo –queste iniziative servono a infondere nei nostri giovani quei valori educativi importanti non solo per l’attività sportiva ma anche sociale. La condivisione, l’impegno, il sacrificio, anche delle famiglie, sono tutti elementi utili per poter mettere insieme i nostri giovani attorno a un progetto di squadra, per rimettere al centro le persone, con le loro diversità, nel segno dell’inclusione. La vostra gioia è energia».
A seguire, le testimonianze dei giocatori e delle giocatrici del Lanciano Special, dell’Accademia Soccer e dell’Asd Rurabilandia, che hanno preso la parola in alcuni brevi interventi: «Veniteci a vedere, venite a tifare per noi: è bello giocare a calcio e l’importante è divertirci».
«L’Abruzzo è da sempre attento alle tematiche sociali – le parole del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete – prova ne è la rappresentativa Abruzzo Special. Un impegno fondamentale della LND che la Federazione porta avanti da tempo, grazie a un lavoro di squadra che fa dialogare realtà agonistica e sociale».
«Tutto il mondo del calcio sta lavorando concretamente insieme per l’obiettivo inclusione – dice Giovanni Sacripante, responsabile nazionale DPCS-FIGC – Abbiamo una Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale che è un unicum a livello internazionale: più di 4000 tesserati fra atlete e atlete, volontari, coach e dirigenti. È un esempio di come si possa coniugare una visione con dei valori e delle attività».
Guardare alle diversità con gli occhi dei bambini: questo l’invito di Dora Anna Bendotti, responsabile Area di Responsabilità Sociale LND Abruzzo. «I bambini non hanno sovrastrutture, non hanno filtri: nel programmare e nel guardare all’altro dobbiamo prendere esempio da loro. Prima la persona: dobbiamo ricordarci che bisogna guardare ai bisogni, alle caratteristiche, all’essenza dell’individuo, ognuno nella sua particolarità».
Fra le società presenti, l’Accademia Soccer fondata dieci anni fa da Simone Vitale, tecnico federale FIGC Fisdir: «Il nostro non è solo calcio. La nostra attività è molto più di un gioco: è formazione, educazione alle emozioni e all’inclusione, dentro e fuori dal campo. Per questo ringraziamo le famiglie, i loro sforzi e i loro sacrifici, perché senza di loro nulla sarebbe possibile». A chiudere l’incontro Lorenzo Sani, coautore del volume “Comunicare la disabilità”, un vademecum per chi fa comunicazione, per «liberarci dalle incrostazioni del linguaggio che creano e enfatizzano lo stigma», ha sottolineato il giornalista. «Siamo tutti diversi e dobbiamo, anche con il linguaggio, che è un cantiere aperto, enfatizzare le capacità, non le mancanze».
Nel pomeriggio, per la Partita per l’inclusione sono scesi in campo ottanta ragazzi appartenenti al Lanciano Special, Accademia Soccer, Asd Rurabilandia e una selezione di Under 17 di Teramo. A vincere, il gioco, il divertimento, il rispetto, la lealtà e l’inclusione.