Ormai non trascorre neanche una settimana senza che nel carcere di Vasto non avvenga un’aggressione ai danni dei poliziotti. I segretari locale, regionale e delle funzioni centrali della Fp Cgil, Giovanni Notarangelo, Gino Ciampa e Lucio Di Blasio denunciano l’ennesima violenza, quella che definiscono «aggressione vile e senza alcun motivo» da parte di un internato nei confronti un agente, «perché – scrivono in un comunicato – non c’era alcuna avvisaglia o motivo preoccupante» prima che l’uomo sferrasse «un pugno nel viso dell’assistente di servizio e poi un calcio lungo il fianco del corpo del poliziotto, il tutto preceduto da un prologo fatto di insulti e vessazioni nei confronti di chi ha scelto di servire lo Stato». Per la vittima otto giorni di prognosi, ma «ormai il numero dei poliziotti che sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Vasto supera la decina di unità».
Nella casa lavoro di Torre Sinello si vive, ormai da anni, una «delicatissima situazione» in cui «al personale in servizio rimasto difficilmente sarà garantito quel minimo di diritto del congedo ordinario». La Cgil «torna a chiedere per l’ennesima volta ai vertici dell’amministrazione penitenziaria e alla politica nazionale un cambiamento radicale nei confronti della casa lavoro di Vasto e la gestione degli internati».