«Scarichi fognari dal carcere, governo immobile, la competenza è sua»

«Non posso che esprimere il mio stupore su quanto affermato ieri dal senatore Etelwardo Sigismondi in merito alla competenza della realizzazione della rete fognaria del carcere di Vasto, incombenza che per il senatore spetterebbe al Comune e non al governo. Niente di più errato alla luce anche del fatto che la manutenzione ordinaria e straordinaria del depuratore è in capo al governo, che spende ogni anno 40mila euro di manutenzione ordinaria e oltre 1 milione di euro per quella straordinaria». Francesco Menna, sindaco di Vasto, risponde al senatore Etelwardo Sigismondi. Ieri a Palazzo Madama l’interrogazione parlamentare sul carcere di Torre Sinello sia riguardo alla cronica carenza di personale di polizia penitenziaria, sia allo scarico fognario che ha causato periodici divieti di balneazione.

«Prendo dunque le distanze da queste affermazioni invitando il senatore ad informarsi meglio sulle competenze dell’allacciamento alla rete fognaria della casa lavoro di Torre Sinello, e sollecitando al contempo e nuovamente il governo Meloni ad intervenire a riguardo al fine di superare questa seria problematica. Ricordo al senatore Sigismondi che la città di Vasto non viene insignita del vessillo della Bandiera Blu in quel tratto di costa, uno dei più belli e suggestivi della nostra costa, proprio per l’assenza della rete fognaria. È necessario dunque, quanto prioritario, restituire dignità ad una i stituzione fondamentale per la sicurezza del territorio. Alla luce di ciò, colgo inoltre l’occasione per rinnovare la mia preoccupazione, la mia ferma condanna e la necessità di interventi per i ripetuti episodi di aggressione verso gli agenti di polizia penitenziaria costretti sempre più a lavorare in condizioni non sicure. L’assenza del governo e la mancanza di azioni non sono più giustificabili. Inoltre, il senatore Sigismondi ha parlato ieri di “impegno del governo Meloni nel ribaltare una situazione critica”. Ma quanto sta accadendo da mesi a questa parte e il loro immobilismo sulla presa in carico su un tema delicato come questo, smentiscono ciò. A parlare purtroppo sono i fatti. Sono fermamente convinto che la sicurezza del territorio, con una degna e adeguata rete fognaria, la sicurezza della struttura penitenziaria a tutela degli agenti di polizia penitenziaria, del personale amministrativo e non, e degli internati, unitamente alla sicurezza dell’area esterna della casa lavoro di Torre Sinello che vede l’assenza di illuminazione della strada per circa tre chilometri con rischi di aggressioni e con la presenza di animali selvatici che mettono a repentaglio la sicurezza degli automobilisti, sono temi prioritari che non possono più essere rimandati. Il governo intervenga. Ringraziando il senatore Michele Fina per la preziosa interlocuzione e per l’interesse dimostrato su questa ed altre questioni, rinnovo il mio invito al senatore Sigismondi affinché si faccia promotore attivo della risoluzione di queste problematiche. Io, come sempre, sono a disposizione. Ma – conclude Menna – dal governo servono fatti concreti.

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