A Monteodorisio non si spengono le polemiche dopo il consiglio comunale di due giorni che ha approvato la trasformazione del Civeta esprimendo posizione contraria all’assunzione di un direttore generale [LEGGI]. Come accaduto a San Salvo, l’opposizione si è astenuta dal voto, circostanza stigmatizzata dal gruppo di maggioranza Nuovo Agire.
«Copia e incolla dettato da capricci politici»
«Mistificare la realtà dei fatti è tipico del Sindaco Di Fabio e dei suoi consiglieri, che anziché proporre concrete argomentazioni relativamente ai punti dibattuti nel corso del consiglio comunale». Esordiscono i consiglieri di minoranza di Monteodorisio Domani, Daniele Molisani, Angela Menna e Armando Menna, nella propria replica.
«Abbiamo deciso di astenerci rispetto alla proposta di emendamento presentata dalla maggioranza in quanto trattasi di “un copia e incolla” dettato da capricci politici della loro area di appartenenza. Torniamo a ripetere che non accettiamo il vuoto moralismo di una maggioranza che si erge a paladina delle casse pubbliche solo perché il direttore generale non è nelle loro grazie e non appartiene a Fratelli D’Italia».
«Se è vero che Nuovo Agire ha a cuore le tasche dei cittadini, perché ha preferito tacere rispetto all’aumento dei compensi annui lordi, oltre i 140mila euro, di Schael e dei dirigenti Asl; allo stipendio del direttore generale Agir; agli incarichi retribuiti assegnati agli esponenti locali di Fratelli d’Italia, al compenso del direttore generale di Ecolan? Come può Nuovo Agire affermare con fermezza di tutelare le casse comunali se ha introdotto la figura del Presidente del Consiglio comunale, mai esistita a Monteodorisio, che riceve un compenso per questa mansione gravando ulteriormente sui costi del Comune?»
«I capricci politici negli ultimi anni hanno solo portato a diverse divisioni sul territorio. Intendiamo, invece, appellarci al buon senso, all’unità di intenti e ad una visione lungimirante che vada oltre le bandiere di partito nell’esclusivo interesse dei cittadini. Per questo, chiediamo con fermezza al Civeta anche attraverso il Cda e al direttore generale un serio piano industriale che abbia un unico obiettivo: la ripartenza dell’impianto, garantendo il mantenimento dei costi, il raggiungimento degli obiettivi e la crescita del territorio. Dal nostro canto e invitiamo anche la maggioranza a farlo, monitoreremo nel tempo il raggiungimento degli obiettivi prima di giudicare la capacità o meno del direttore generale».
«La minoranza è a favore della nomina di un politico a loro gradito»
Non si fa attendere la replica di Nuovo Agire che spiega: «Tale emendamento è stato condiviso con gli altri comuni del consorzio che si oppongono a tale nomina, assolutamente non necessaria e già stigmatizzata dalla Corte dei Conti. Tre cose vanno ricordate alla lista di minoranza: la prima è che lo stipendio del dg del Civeta verrà pagato dai Comuni consorziati attraverso le imposte dei cittadini. Quindi qualsiasi aumento ingiustificato dei costi del personale del consorzio significherà un aumento della Tari per gli abitanti di Monteodorisio».
«Si vede, e questa è la seconda considerazione, che ai consiglieri di minoranza questo non interessa, e quindi non hanno a cuore il livello della imposta sui rifiuti dei nostri concittadini. Si vede che preferiscono che i monteodorisiani paghino più tasse per finanziare una nomina, politica, di qualcuno a loro gradito. Infine, terza considerazione, la nostra amministrazione comunale è contro qualsiasi aumento dei costi della politica, siano essi di natura comunale, consortile o regionale. E proprio per questo la nostra amministrazione, durante il suo primo mandato, ha ridotto del 40% le spese del personale politico comunale».
«La verità, purtroppo, è che la minoranza ha anteposto le ragioni della nomina di un politico a loro gradito alla integrità finanziaria del nostro Comune. E se ci stupisce in tal senso il voto di astensione dei consiglieri Molisani e Armando Menna non siamo invece affatto stupiti del voto della consigliera Angela Menna, che è stata per anni collaboratrice politica (anche lei, sì, nominata e pagata con denaro pubblico) dell’attuale direttore generale del Civeta. Ci saremmo quindi augurati che, per decoro e per decenza, la consigliera Menna (ex leghista, ex forzista, ex di centrodestra ora di centrosinistra) non partecipasse alla discussione consiliare per palese conflitto di interesse. Ma così non è stato. I cittadini di Monteodorisio, che sanno bene collegare i gruppi di potere e di interessi che hanno cercato di favorire la lista di minoranza, e che la sostengono, se ne ricorderanno per gli anni a venire».