Sì alla trasformazione ad azienda consortile, no all’introduzione di un direttore generale. È la posizione uscita ieri sera dal consiglio comunale di Monteodorisio chiamato a esprimersi sul ritorno a consorzio, misura necessaria per non perdere il finanziamento Pnrr per l’hub per il trattamento fanghi.
La decisione della maggioranza è la stessa già espressa qualche tempo dal consiglio comunale di San Salvo. Le sindache Catia Di Fabio ed Emanuela De Nicolis, d’altronde, non hanno mai fatto mistero, insieme al sindaco di Villalfonsina Mimmo Budano, della differenza di vedute rispetto agli altri soci del Civeta (Cupello, Vasto, Casalbordino, Pollutri e Scerni).
«Il nostro Comune – spiega la sindaca Di Fabio – già nel 2022, si era detto contrario alla trasformazione del Civeta da azienda speciale consortile a società a responsabilità limitata e,a oggi, possiamo dire che la nostra contrarietà era fondata. Tale proposta di trasformazione è stata votata dunque favorevolmente dal gruppo di maggioranza per evitare di perdere i fondi del Pnrr e, allo stesso tempo, abbiamo presentato un emendamento per dire “no” alla figura del direttore generale in un momento in cui l’Impianto Civeta continua ad avere un bilancio negativo (forse l’unico impianto in Italia in questa situazione). Il nuovo stipendio del direttore generale rappresenterebbe un vero e proprio schiaffo ai conti pubblici del consorzio e si ripercuoterà sulla Tari che i nostri concittadini dovranno pagare».
«Questa scelta sostenuta dal nostro voto in consiglio comunale rappresenta un atto dovuto per dimostrare da che parte stiamo: quella dei cittadini! E non da parte della politica che si autotutela e si autoalimenta. Anche il non prendere una posizione e astenersi, come fatto dal gruppo di opposizione, vuole dire dare un tacito consenso all’ utilizzo dei soldi dei contribuenti in modo irrispettoso e per gli interessi di pochi».