«Palazzo Genova Rulli, Menna aveva promesso il recupero: ha fallito»

«È mancata la volontà e soprattutto il metodo: prima fai un progetto poi ricerchi i fondi. Qui manca l’idea di riuso del palazzo, del complesso e dell’intero quartiere». Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Piernicola Carlesi, e i consiglieri comunali Francesco Prospero, Vincenzo Suriani e Guido Giangiacomo controreplicano al sindaco di Vasto, Francesco Menna, sulla vicenda del palazzo Genova Rulli. Nella notte tra il 4 e il 5 novembre, è crollata una porzione di tetto dello storico edificio del quartiere Porta Nuova. La dimora nobiliare è della Curia arcivescovile, che dal 2006 l’ha concessa in comodato al Comune.

«Il sindaco di Vasto ha avuto, prima come consigliere di maggioranza e poi come sindaco, il potere, i mezzi e le opportunità per intervenire con la riqualificazione del complesso Genova Rulli o almeno ha avuto il tempo per progettarlo questo riuso», scrivono in un comunicato i quattro esponenti del partito di Giorgia Meloni. «Attribuire la responsabilità di questa mancanza di progettualità a Fratelli d’Italia appare ancora una volta assurdo e poco credibile. Non esiste alcun progetto, non esiste un computo metrico su cui richiedere il finanziamento, e sopratutto non esiste un’idea del sindaco Menna per quest’area di Vasto. Forse è lui che non ha rappresentato adeguatamente, in tutti questi anni, il problema della rigenerazione del complesso Genova Rulli. Non ci risulta che lo abbia chiesto al suo “compagno” di partito, l’onorevole Dario Franceschini, che in questo arco di tempo ha ricoperto per ben tre volte il ruolo di ministro della Cultura per il Partito democratico. Se ora ritiene impossibile procedere alla riqualificazione nascondendosi dietro al contratto di comodato d’uso gratuito, perché ha inserito nelle linee programmatiche del suo mandato “La Vasto che Saremo 2021-2026”, il Palazzo Genova Rulli come sito prioritario di intervento, indicando la ferma volontà di valorizzarlo per migliorarne la sua capacità attrattiva, la sicurezza e l’accessibilità? Era forse inconsapevole allora dei vincoli che oggi impediscono la riqualificazione del complesso monumentale, o si è trattato di un esercizio puramente retorico volto a illudere le aspettative dei cittadini? Il problema del crollo, contrariamente a quanto affermato dal sindaco di Vasto, non è solo di natura strutturale: è una conseguenza dell’incuria e dell’abbandono che si sono protratti nel tempo. È una responsabilità che dovrebbe sentire come propria e in cui la sua amministrazione ha chiaramente fallito.
Ormai – concludono Carlesi, Prospero, Suriani e Giangiacomo – è tardi, il suo mandato terminerà senza restituire il complesso alla comunità con un nuovo uso, potrà solo gestire l’emergenza oppure continuare a cercare colpevoli ovunque, inclusa la Curia di Vasto».

Il complesso Genova Rulli con il cortile centrale e la porizione di tetto crollata

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *