Una decina di cinghiali abbattuti nel biotopo costiero: saranno destinati al consumo umano

È di una decina di esemplari abbattuti il bilancio delle prime attività previste dal Piano triennnale di gestione e controllo popolazioni di cinghiale nel biotopo costiero di San Salvo Marina. Quella di ieri è stata la prima giornata di interdizione dell’area per permettere alla polizia provinciale il prelievo degli esemplari. Nelle operazioni sono stati impegnati la polizia provinciale, i tecnici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e i veterinari della Asl Lanciano Vasto Chieti.

Il piano (che stima una presenza di 50 cinghiali per chilometro quadrato) è stato redatto dal biologo Fabio De Marinis e ha ricevuto il parere favorevole dell’Ispra. Gli ungulati, come in altre parti del territorio, trovano un sicuro riparo nelle riserve naturali precluse alla caccia. Negli ultimi due anni, la sindaca Emanuela De Nicolis aveva già emanato diverse ordinanze per ridurre il numero degli esemplari che popolano quest’area (e altre della città) e che da qui si spostano rappresentando un rischio per la viabilità (soprattutto sulla Statale 16, in via Grasceta, oltre a far spesso capolino, d’estate, tra gli ombrelloni).

Il giardino botanico mediterraneo di San Salvo Marina

A confermare a Chiaro Quotidiano l’esito della prima giornata è il comandante della polizia provinciale, Antonio Miri: «Abbiamo abbattuto una decina di esemplari. Il piano non prevede un numero prestabilito. L’attività è stata condotta di concerto con l’Istituto zooprofilattico e con il commissario straordinario alla peste suina. I cinghiali avevano grufolato per tutto il biotopo danneggiando la flora. Ora si svolgerà un’attività di monitoraggio per verificare l’eventuale presenza di altri esemplari. Poi ci sposteremo a Vasto in entrambe le riserve. I cinghiali abbattuti verranno analizzati e poi immessi nella filiera per il consumo umano».

Faga e De Nicolis

A occuparsi di quest’ultimo punto, l’immissione nella filiera per il consumo umano, sarà, secondo quanto previsto dalla convenzione, la ditta Euro Cash srl di Avezzano. L’ordinanza firmata qualche giorno fa dalla sindaca De Nicolis prevede l’interdizione del biotopo ogni martedì del mese di novembre.
«La nostra volontà – ha affermato ieri in una nota stampa l’assessore all’Ambiente Tony Faga – è quella di tutelare la sicurezza dei nostri concittadini e di coloro che fruiscono della bellezza dei nostri siti di interesse comunitario (Sic), nel rispetto dell’ambiente, per questo ci siamo rivolti a chi ha i mezzi e le competenze per far fronte ad un problema che perdura da troppi anni, con risvolti preoccupanti non solo per l’incolumità delle persone, ma anche per il turismo».

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