Che il completamento della Via Verde sia ancora lontano è nei fatti. La conferma viene dal convegno organizzato nella pinacoteca di Palazzo d’Avalos da Confesercenti, Cia e Comune di Vasto per fare il punto della situazione. La pista ciclopedonale lunga 42 chilometri da Ortona a Vasto è ancora spezzettata: mancano i tratti di Punta Penna e Torino di Sangro, dove la frana del costone di Lago Dragoni è un problema ormai da diversi anni. A Casalbordino Lido, invece, sono stati realizzati 400 metri sul lungomare sud. Mancano circa due chilometri per terminare il tratto casalese.
Completamento, acquisto delle stazioni abbandonate e gestione: tre questioni sollevate ieri, durante l’incontro pubblico, da Confesercenti Vasto: «Il problema prioritario è il completamento», ha detto il direttore, Patrizio Lapenna, ma non è l’unico: «Bisogna acquisire le ex stazioni ferroviarie». Terza questione, non di poco conto, la futura gestione. Lapenna ha lanciato la proposta di affidarla a «un soggetto pubblico di cui facciano parte Regione, Provincia e Camera di commercio».
Intanto si pensa anche a prolungare la Via Verde fino a San Salvo connettendola alla pista ciclopedonale costiera che attraversa la Riserva naturale Marina di Vasto e prosegue a San Salvo Marina.