Stop a Vasto a ombrelloni con filamenti di plastica e lancio di palloncini e lanterne

La giunta del Comune di Vasto ha approvato la delibera – per iniziativa dell’assessore all’Ambiente Gabriele Barisano – per vietare pratiche comuni, ma che impattano con l’ambiente. Stop quindi al lancio di palloncini, lanterne, coriandoli e nastri di plastica, per i balneatori, all’uso degli ombrelloni con filamenti di plastica (i cosiddetti hawaiani) e, per i pescatori, all’abbandono di reti e cassette di plastica.

Il documento del 25 ottobre scorso intende mettere al bando, testualmente:
• il lancio all’aperto di palloncini in gomma o similari riempiti di gas più leggeri dell’aria, i cui frammenti abbandonati nell’ambiente, spesso finiscono per essere ingeriti da animali marini e terrestri, organismi presenti in natura e diverse specie di uccelli, causandone irrimediabilmente il decesso e i cui fili possono essere intercettati da uccelli le cui ali, zampe o becco possono intrecciarsi con conseguenze mortali;
• l’accensione e lancio di lanterne, che, seppure non in plastica, essendo alimentate dal fuoco, sono potenzialmente pericolose, possono causare incendi che distruggono parte degli habitat naturali nelle vicine zone dunali e nelle riserve, e sono inquinanti poiché il volo delle lanterne termina con una lenta discesa verso terra, e si depositano sul suolo; inoltre, quando le lanterne si incastrano nei rami, possono provocare ferimento o di morte degli animali che vi rimangono inesorabilmente impigliati;
• l’utilizzo di ombrelloni in finta paglia, con filamenti/frange in plastica che, dispersi nell’ambiente con l’azione del vento, invadono le dune tutelate ed il mare con conseguenti effetti sulla fauna marina e di inquinamento poiché non recuperabili;
• l’abbandono in mare di reti e cassette di polistirolo utilizzate per la pesca;
• l’abbandono all’aperto di nastri colorati e lancio di coriandoli di plastica.

Le attività turistico-ricettive, commerciali e balneari, si legge nel documento, dovranno adeguarsi alle direttive entro tre anni, tempo entro il quale le attuali attrezzature dovranno essere sostituite con materiali in fibre naturali. Inoltre, i bandi per le assegnazioni delle nuove concessioni balneari dovranno contenere il divieto di uso di strutture ombreggianti con filamenti/frange in plastica.

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