Ora tutti d’accordo sulla mini-variante. La statale 16 sarà arretrata dalla zona sottostante Montevecchio, a Vasto Marina, fino all’area del casello autostradale di Vasto sud. A monte della ferrovia, aggirando la riviera di contrada San Tommaso e quella di San Salvo Marina. Il progetto (ancora in corso la progettazione definitiva) è stato presentato ieri a Pescara dagli ingegneri Luca Bernardini e Saverio Barbieri dell’Anas agli assessori regionali Umberto D’Annuntiis e Tiziana Magnacca e ai sindaci di Vasto, Francesco Menna, e San Salvo, Emanuela De Nicolis, e al consigliere provinciale Carlo Moro.
Ma gli strascichi delle proteste e delle polemiche degli scorsi due anni non sono del tutto superati. «L’Anas – spiega De Nicolis – ci ha annunciato che i lavori di progettazione stanno proseguendo. Sono soddisfatta, perché per San Salvo si tratta di realizzare il tracciato che l’amministrazione comunale aveva auspicato, che ci consentirà di decongestionare il traffico e di rendere l’attuale strada statale più sicura. Non va taciuta però la sconfitta politica perché, a causa di inutili ostruzionismi, si sono persi i fondi già stanziati. Ora occorre lavorare congiuntamente affinché l’opera venga di nuovo al più presto finanziata. Saranno necessari circa 100 milioni di euro». La frecciata sembra diretta all’amministrazione comunale di Vasto, che nel 2022 si è opposta ai progetti che prevedevano ponti e gallerie sul costone panoramico della città, poco al di sotto del centro storico.
La variante «permetterà di decongestionare dal traffico la nostra litoranea, permettendo di trasformare quel tratto in una strada a scorrimento lento e quindi più vivibile e sicura. Purtroppo i troppi no posti al progetto complessivo, hanno fatto sì che i fondi stanziati fossero dirottati su altri territori, ciò è una perdita politica per tutto il territorio. Ad oggi abbiamo dunque la progettazione definitiva del tratto zero, speriamo – conclude la prima cittadina – di avere a breve anche i fondi per la realizzazione».