Riconnettere le due varianti progettate da Anas e Provincia significa renderle utili al collegare il nuovo ospedale con il Vastese costiero e interno. Il futuro ospedale a Pozzitello, al confine tra Vasto e San Salvo, così sarà meno lontano dai centri abitati delle due città e più collegato all’entroterra. Sarà questa la posizione che l’amministrazione comunale di Vasto sosterrà nella riunione convocata a Pescara dall’assessore regionale ai Lavori pubblici, Umberto D’Annuntiis, tra Regione Abruzzo (rappresentata anche dall’assessora Tiziana Magnacca), Anas e sindaci di Vasto, Francesco Menna, e San Salvo, Emanuela De Nicolis.
«Fermo restando – afferma Menna – il no del Consiglio comunale e della città, espresso anche nell’ambito della conferenza di servizi, al progetto che prevede ponti e gallerie, siamo favorevoli alla variante a impatto zero, nel momento in cui andrà a ricollegarsi a contrada Buonanotte e a Valle Cena. In questo modo – sostiene il primo cittadino – la variante a impatto zero non aprirà la strada a nuove varianti, ma sarà funzionale al collegamento da e per il nuovo ospedale».
Il tracciato
È di 40 milioni di euro il costo preventivato della variante provinciale. Fondi che, al momento, non ci sono. La Provincia tornerà, a distanza di due anni, a chiederli al ministero delle Infrastrutture. In corso l’iter per appaltare la redazione del progetto esecutivo, per cui sono disponibili 330mila euro. Sulla cartina il tracciato della provincia è segnata in giallo, arancione e rosso. Un’ampia circonvallazione per aggirare gli agglomerati di Vasto e San Salvo, collegando i caselli di Vasto nord e Vasto sud. Passerà sulle strade esistenti, da adeguare e sistemare nei tratti dissestati e insidiosi. Da nord a sud: casello autstradale Vasto nord, strada abbandonata Consorzio di bonifica, Sp 139 Cupello-Scerni, Fondovalle Cena, Fondovalle Treste, casello Vasto Sud.
Abbiamo a che fare con un ospedale fantasma. Buono per il turismo.