La variante Vasto-San Salvo alla statale 16 torna al centro dell’agenda politica. A distanza di due anni e mezzo dalle proteste contro il progetto, poi abbandonato, di costruire ponti e gallerie che avrebbero deturpato il costone panoramico di Vasto e fatto passare il traffico pesante poco al di sotto del centro storico, politica e Anas torneranno a sedersi attorno a un tavolo.
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis, ha convocato per domani, a mezzogiorno, una riunione per fare il punto della situazione e accelerare la procedura. A Pescara, negli uffici regionali, si incontreranno Regione, rappresentata da D’Annuntiis e Tiziana Magnacca, assessora alle Attività produttive, Anas e sindaci di Vasto, Francesco Menna, e San Salvo, Emanuela De Nicolis, per riprendere il dialogo e giungere a una soluzione condivisa. L’ultima soluzione prospettata dall’ente che gestisce le strade statali, la considdetta variante zero, è la soluzione meno impattante dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma anche quella che meno risolverebbe i problemi del traffico pesante sulla riviera di Vasto. La nuova carreggiata, infatti, passerebbe a monte della ferrovia nel tratto compreso tra Montevecchio e San Salvo Marina, ma il tracciato rimarrebbe invariato nel tratto che attraversa Vasto Marina.
Nelle scorse settimane, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, aveva chiesto di connettere la futura variante della SS16 con la variante provinciale, di cui la Provincia sta per avviare la progettazione esecutiva.
Il problema è che, per la variante provinciale, servono 40 milioni di euro e i tempi si sono allungati.
La variante “a impatto zero”
Accantonare le tratte nord e fare quelle meridionali. Il tratto che va dai piedi di Montevecchio a San Salvo sposterebbe la statale a monte della ferrovia. La arretrerebbe di qualche decina di metri, quel tanto che basta per evitare ai pedoni di correre il pericolo di essere investiti quando attraversano per andare al mare o tornare a casa. Sotto questo aspetto sarebbe utile, viste le decine di vittime e feriti degli anni scorsi. L’attuale carreggiata resterebbe una litoranea comunale al servizio di una zona prettamente turistica e commerciale. La variante proseguirebbe verso sud passando nella zona industriale di Piane Sant’Angelo, non lontano dai capannoni di Amazon. Allontanerebbe così il traffico pesante da San Salvo Marina. Per San Salvo, problema risolto. Per Vasto, solo nella zona meridionale, in contrada San Tommaso. Per il resto, i tir continuerebbero ad attraversare Vasto Marina: nella località balneare e sul litorale nord si attuerebbero interventi di messa in sicurezza, ma nessuno spostamento verso l’interno. Il tracciato resterebbe quello di oggi.