Palahistonium chiuso da otto anni: non ci sono fondi pubblici, né investimenti privati

Non ci sono finanziamenti pubblici, né investimenti privati per riaprire il Palahistonium di Vasto Marina. Chiuso da otto anni, ha avuto una vita travagliata: avviata negli anni Ottanta con l’intenzione iniziale di farne una palestra per la vicina scuola elementare (poi chiusa negli anni Duemila), la costruzione fu completata solo nel decennio successivo, quando la struttura fu finalmente aperta. Era dedicata al calcetto, poi al beach volley e al beach tennis indoor. Nel 2016 era sorta una questione legale tra il Comune e il gestore privato. Da quel momento l’impianto di contrada San Tommaso, nella parte meridionale della riviera, è rimasto chiuso.

Il Palahistonium

Tra il 2021 e il 2022, il Comune si era affidato al project financing, la finanza di progetto: selezionare un’impresa privata intenzionata a eseguire i lavori a proprie spese in cambio della gestione ddella grande palestra che si trova lungo la statale 16. Una proposta era arrivata dalla Federazione italiana tennistavolo (Fitet) per farne un centro federale giovanile, l’altra da una società intenzionata a farne un palazzetto per il padel. In precedenza, ce n’era stata anche un’altra, poi ritirata, di un’impresa edile che avrebbe voluto costruire un edificio demolendo il Palahistonium e ricostruendolo su un terreno adiacente. Poi si scoprì che non c’era spazio sufficiente, quindi si valutarono siti alternativi. Alla fine, non se ne fece nulla, la proposta fu ritirata.

Ieri la questione è approdata in Consiglio comunale con un’interrogazione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia, Vincenzo Suriani, Francesco Prospero e Guido Giangiacomo, e la risposta dell’assessore allo Sport, Carlo Della Penna.

Botta e risposta

«Si tratta – ha detto in aula Suriani – di una struttura creata negli anni Novanta, che sta sulla statale a Vasto Marina. Si trova in un limbo tra il dantesco e il mennesco, nel senso che la struttura, dopo l’ultimo gestore, è totalmente abbandonata tra erbacce incolte e ruderi di cui va chiarita l’esatta natura. Nell’interrogazione, ha chiesto che cosa questa amministrazione intenda fare della struttura perché, da circa tre anni, si sente parlare di una possibile svolta, che però non arriva mai. E’ stata richiesta anche da una federazione sportiva nazionale». la Fitet, tramite «Tennistavolo Vasto, che vorrebbe trasformarla in centro sportivo federale. Chiediamo se la vostra idea è darla a un privato per fare dei campi da padel».

Della Penna ha risposto con una premessa in cui ha elencato i lavori che la giunta Menna ha fatto eseguire per la riqualificazione degli impianti sportivi esistenti e per la costruzione di nuovi, denunciando il «totale menefreghismo dei governi Marsilio e Meloni sulle infrastrutture sportive: zero risorse per lo sport». Sul Palahistonium la richiesta della Fitet «non poteva essere presa in considerazione, in quanto mancavano i requisiti minimi richiesti dal codice degli appalti. Né tantomeno si può affidare senza una gara un immobile privo dei requisiti di sicurezza». «Ad oggi, nessuna associazione ha mai presentato un progetto nelle forme di legge». Invece il Comune ha ricevuto «un secondo progetto nelle forme di legge, ma che ha visto il proponente rinunciare per motivi a noi ignoti».

«Tratte due opere realizzate con fondi del Pnrr – ha controreplicato Suriani – tutto il resto vive nella fantasia dell’assessore. Ciò che non è stato degratato e abbandonato, è stato privatizzato».

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Comments 1

  1. Nose Ring says:

    Per tagliare gli alberi però li trovate i soldi….continuate continuate a tagliare che alle prossime elezioni vi faranno sparire dall’orizzonte…..addirittura ho sentito che vi volete accanire sull’ultima strada dell’ultimo viaggio terreno…con i vivi potete scherzare ma con i morti vi consiglio VIVAMENTE di non farlo……

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