«Da Schael parole sconcertanti. Realtà drammatica: i cittadini non riescono a curarsi»

Quella della Asl Lanciano-Vasto-Chieti è «una realtà drammatica: i cittadini non riescono a curarsi». Vincenzo Menna (Abruzzo insieme), vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, controreplica al direttore generale dell’azienda sanitaria, Thomas Schael. Un botta e risposta iniziato col consigliere regionale che ha chiesto le dimissioni del manager dopo l’inchiesta condotta da L’aria che tira, programma di La7, e proseguita con la replica di Schael, che ha tacciato Menna di fare polemiche sterili.

«Leggo con sconcerto – commenta l’esponente del centrosinistra – le dichiarazioni del direttore generale della ASL02, Thomas Schael, in cui mi accusa di fare “opposizione senza contenuti” e di “cadere nel localismo” riferendosi al comune di Atessa. Vorrei precisare, innanzitutto, che nei miei comunicati non ho mai citato un singolo comune, ma ho sempre parlato dei gravi problemi che affliggono l’intera ASL02. I numeri parlano chiaro e non possono essere smentiti: dal 2019, anno in cui il direttore Schael ha assunto il suo incarico, il disavanzo della ASL02 è passato da circa 13 milioni a ben 41 milioni nel 2023. Questo dato non è frutto di “parole sterili”, ma di un peggioramento gestionale evidente, certificato anche dal parere negativo della Corte dei Conti sulla parificazione del rendiconto 2023 della Regione Abruzzo».

«Questi numeri – afferma Menna – riflettono una realtà drammatica: i cittadini non riescono a curarsi. Non lo dico solo io, ma lo abbiamo visto chiaramente anche nel servizio trasmesso dal programma “L’aria che tira” su La7. Le lunghe liste d’attesa, i presidi negati ai malati oncologici e la denuncia degli antibiotici meno efficaci, segnalata dal medico dell’ospedale di Chieti, sono solo alcuni esempi. Questa non è “opposizione sterile”, ma la descrizione di una situazione concreta e preoccupante.

Se poi vogliamo parlare delle aree interne, la situazione è ancora più grave. Prendiamo l’esempio del Pta di Gissi, dove da oltre un anno l’orario di servizio è stato dimezzato, passando da 24 ore a 12 ore. Questa decisione ha creato enormi disagi per gli utenti del Vastese, costretti a riversarsi su un Pronto Soccorso di Vasto già sovraccarico. E vogliamo forse dimenticare gli episodi di degrado, come gli insetti trovati nel cibo distribuito dall’ospedale di Lanciano a quello di Vasto? O l’assenza cronica di personale medico e paramedico negli ospedali di comunità? Questi sono fatti innegabili, che ogni giorno colpiscono la vita dei cittadini.

Per quanto riguarda le dichiarazioni del direttore Schael, vorrei chiarire che l’unica volta in cui ho chiesto informazioni specifiche su Atessa è stata durante una seduta della Commissione Sanità, quando ho domandato se il logopedista sarebbe stato rimpiazzato. Domanda a cui, evidentemente, il direttore non ha saputo rispondere perché non era neanche a conoscenza della presenza di un logopedista ad Atessa. Questo dimostra una scarsa conoscenza della realtà territoriale che il direttore dovrebbe invece amministrare con maggiore attenzione.

Inoltre, il direttore Schael ha insinuato che io non abbia letto attentamente i documenti che mi ha inviato. Vorrei rassicurarlo: li ho letti molto bene. Peccato che, oltre alle consuete spiegazioni teoriche sul ruolo del direttore generale, il problema rimane lo stesso: Schael predica bene ma razzola male. Da un lato, esalta la Regione Abruzzo in articoli come quello su Chiaro Quotidiano, mentre dall’altro, nel Comitato ristretto dei sindaci, ha affermato che il dipartimento chirurgico della ASL02 è “poco attrattivo”, e ha accusato la Regione di una programmazione inadeguata, soprattutto in termini di fabbisogno finanziario della rete ospedaliera e che essa sia incapace – concluce Menna – di valutare correttamente l’impatto economico e la compatibilità delle risorse finanziarie, umane e tecnologiche necessarie per mettere a regime la nuova rete ospedaliera e quella territoriale».

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