Il tratto di una ventina di chilometri tra i due caselli di Vasto è stretto e pieno di curve. A febbraio del 2022, nel pieno delle proteste sulla variante alla statale 16 (opera ormai rimasta senza fondi), si propose anche di costruire una variante autostradale e declassare l’attuale tracciato Vasto nord-Vasto sud a strada statale. Il costo preventivato, 500 milioni di euro, fu un ostacolo ritenuto insormontabile. Anche perché non si riesce ad attuare nemmeno un’idea che risale a quarant’anni fa e rispunta periodicamente nel dibattito politico: il terzo casello autostradale, lo svincolo Vasto centro.
Il 14 luglio del 2021 se ne parlò in municipio in un incontro tra rappresentanti di Regione, Comune e Autostrade per l’Italia spa. Secondo i tecnici della società, i volumi di traffico in ingresso e in uscita dai caselli di Vasto nord (6mila transiti l’anno) e Vasto sud (5mila transiti) non giustificano la costruzione di un nuovo svincolo, perché al di sotto della media nazionale di 17mila. Per cui, se Comune e Regione vogliono il nuovo casello, devono farlo a loro spese: 12 milioni per un impianto automatizzato, nove per uno con personale.
Secondo Fratelli d’Italia, i fondi ci sono:
a trovar un politico importante che ne farà uso per arrivar prima a casa … e l’attesa diventa prossima allo zero, no?
non ne abbiamo neanche uno?