«In qualità di vice presidente della commissione Sanità, mi sento in dovere di prendere una posizione chiara e ferma riguardo alla drammatica situazione della sanità nella nostra regione, e in particolare sulla Asl02 Chieti-Lanciano-Vasto, guidata dal direttore generale Thomas Schael». A volere un passo indietro del manager dell’azienda sanitaria è Vincenzo Menna, consigliere regionale di Abruzzo Insieme.
«Durante una delle recenti sedute della commissione Sanità, il direttore Schael si permise di definire “provinciali” le domande poste dai consiglieri regionali, volte a cercare soluzioni per le gravi criticità che affliggono le diverse sedi ospedaliere. Questo atteggiamento, irrispettoso e lontano dalle reali esigenze del territorio, è solo la punta dell’iceberg di una gestione fallimentare. La trasmissione L’aria che tira, condotta da David Parenzo su La7, ha portato alla luce testimonianze inquietanti. Un medico della Asl02, coperto da anonimato, ha rivelato come lo staff sanitario sia costretto a somministrare antibiotici meno efficaci per contenere i costi. E come se non bastasse, emergono situazioni assurde dove i pazienti devono portarsi le batterie da casa per far funzionare i macchinari. In alcuni casi estremi, i malati sono stati persino obbligati a portare i propri farmaci. Un grande merito va a questo medico che ha avuto il coraggio di denunciare le inefficienze sanitarie della Regione Abruzzo a differenza di molti altre che, invece, per timore di sanzioni e ritorsioni preferiscono non palesare le gravi mancanze. È questo il Modello Abruzzo tanto esaltato dal presidente Marsilio?».
«A mio giudizio – afferma Menna – la cosa più grave è che, invece di intervenire prontamente per risolvere queste vergognose mancanze, il direttore Schael ha deciso di presentare una denuncia contro il medico che ha coraggiosamente denunciato queste condizioni. È inconcepibile che si tenti di reprimere la verità anziché correggere le evidenti carenze del sistema. Non si tratta di singoli episodi isolati: le segnalazioni che ho ricevuto direttamente dai cittadini sono numerose e allarmanti. Solo per citarne alcune, una madre mi ha raccontato di come la Asl abbia smesso di fornire i tutori-protesi a chi ne ha bisogno, lasciando famiglie come la sua a dover affrontare spese insostenibili, ne caso specifico di 600 euro. Un’altra testimonianza riguarda un anziano che, a causa della sua grave condizione di salute, dopo aver subito una colostomia, aveva diritto tramite il sistema sanitario a presidi per ileostomia, ma da giugno 2024 è stato privato di questo servizio essenziale. E questi sono solo due esempi di una lunga lista di pazienti abbandonati a se stessi, malati oncologici inclusi che vengono privati di presidi e sacche. Di fronte a questo scenario desolante, è evidente che le responsabilità del direttore Schael, ma anche dell’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, siano gravissime. Per questo motivo, chiedo con forza che il presidente Marsilio intervenga immediatamente per rimuoverli dai loro incarichi prima che la situazione degeneri ulteriormente. Tuttavia, è forse già troppo tardi per riparare i danni enormi che questa gestione ha causato alla sanità abruzzese e ai suoi cittadini».